Escursionista in Sardegna si imbatte in un buco. E’ un’antichissima Domus de janas non censita

Un pertugio sul lato di un pendio e la scoperta di ampi ambienti sepolcrali preistorici, scavati nella roccia. La tomba sarà inserita ora nel geo-portale e potrà essere oggetto di studio

Un escursionista ha identificato, durante una passeggiata, quella che appare una domus de janas mai censita e mai studiata. Le domus de janas – nome che significa casa delle fate – sono tombe preistoriche scavate nella roccia tipiche della Sardegna prenuragica.

Esse si trovano sia isolate, che in grandi raggruppamenti formati anche da più di 40 tombe. A partire dal Neolitico recente fino all’Età del Bronzo antico (4400–2000 a.C.) queste strutture contraddistinguevano tutte le zone dell’isola, ad eccezione della Gallura.

Ne sono state scoperte più di 2.400, circa una ogni 10 chilometri quadrati in media, e si ipotizza che molte rimangano ancora da trovare. Sono spesso collegate tra loro a formare dei veri e propri cimiteri sotterranei, con in comune un corridoio d’accesso (dromos) ed un ingresso a volte molto spazioso e con un soffitto alto.

L’escursionista ha identificato un pertugio e ha fotografato le camere sepolcrali. Ha poi immediatamente segnalato, nelle ore scorse, il ritrovamento a Nurnet – La Rete Dei Nuraghi.

“Buongiorno, oggi ho avuto modo di vedere questa domus de janas, poco (o per niente) conosciuta in agro di Orotelli. Nel vostro geoportale non risulta censita, e nei diversi libri che ho avuto modo di leggere non ne ho mai sentito parlare. Sembrerebbe interessante… Sinceramente non so nemmeno se la soprintendenza ne è a conoscenza. Sapete se c’è un modo per saperlo?”

“Sono tantissime le dumus de janas sconosciute anche alla soprintendenza. Non deve sorprendersi.
Chissà quante ancora sotto terra. – rispondo da Nurnet – Se le fa piacere e ci manda la posizione aggiorno il geoportale. Sarebbe utile avere anche due righe di descrizione e il nome della zona”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz