Estremamente donne, a Roma le opere di Carla Manco

Spinta vitale del suo modus operandi è un respiro per l’amore, per l’anima, per quel mondo così ampio e complesso che trova il suo ritratto ideale nel volto di donna. Mostra dell'artista italiana amatissima dai collezionisti tedeschi alla 28 Piazza di Pietra-Fine Art Gallery
Un'opera di Carla Manco
Un’opera di Carla Manco

Estremamente donne

l’universo femminile nelle opere di Carla Manco

 Testo critico di Alessandra Angelucci


 Emozioni e pensieri, presenze e assenze di una vita si fondono insieme nelle opere dell’artista Carla Manco, disegnando una trama dai forti colori che non allontana, ma avvicina, che non urla, ma richiede attenzione. Spinta vitale del suo modus operandi è un respiro per l’amore, per l’anima, per quel mondo così ampio e complesso che trova il suo ritratto ideale nel volto di donna.

Just Women è il titolo che l’artista di Atri affida al suo nuovo progetto, presentando all’osservatore la visione intima e consapevole che lei ha del mondo femminile e dei suoi molteplici volti.

La donna, potenza istintuale e creativa, generatrice del mondo e luogo della bellezza nel tempo, si pone al centro dell’esperienza artistica di Carla Manco la cui creatività, sin dalle prime mostre, ha dato voce ai labirinti interiori, ai rossori e alle paure, alla purezza dei pensieri che corrono sulla linea del divenire e dell’imperfezione, quale è la vita.

Nella ricerca che lei presenta si può cogliere tutta la forza di quel sentimento con cui l’artista si approccia al racconto della realtà quotidiana, affidando la scena alla figura femminile: l’amore, quale sentimento che unisce e alimenta, muovendosi lungo una temporalità che oscilla tra ragione e sentimento.

Con forza cromatica, vivacità stilistica e gestuale, tipiche di chi ha fondato la sua formazione artistica sullo studio dell’arte grafica e del design, Carla Manco costruisce un discorso incentrato sulla donna, che presenta al fruitore per mezzo di un percorso parallelo, ossia attraverso accorgimenti tecnico-esecutivi dalla intensa carica suggestiva, che rimandano a linguaggi espressivi diversi. Da una parte i dipinti che, in maniera impattante, catturano lo sguardo e rendono evidente il simbolismo dai colori pop cui l’artista guarda: il cuore, quale sede degli istinti e della sensibilità, custode della memoria degli affetti; dall’altra parte i busti, che l’artista realizza volutamente secondo il principio della ″mancanza″, ossia privi di testa, rendendo evidente al fruitore non tanto ciò che fisicamente è presente – il corpo nella sua forma e nella sua materialità – bensì ciò che non è più presente qui e ora, ciò che non è più possibile afferrare, ciò che, metaforicamente, interpreta la ragione in opposizione alla passione cieca.

Leit motiv delle opere rimane, comunque, la manifestazione del soggetto-protagonista (la donna) e di ciò che lo coinvolge interiormente: le aspirazioni e le iperboli, i silenzi e i sorrisi, la fisicità di un gioco a due la cui essenza non si riconosce nell’affermazione dell’″io″, piuttosto nella costruzione del ″noi″.

Carla Manco, nata ad Atri, si trasferisce giovanissima in Germania dove completa gli studi artistici. A Monaco inizia un’intensa carriera nello staff redazionale di prestigiose riviste di moda con il ruolo di art director. Progettista di architetture artistiche per interni, ha realizzato tra l’altro lavori pittorici monumentali per eventi quali l’inaugurazione di palazzo Bernheimer della Deutsch Bank e il Porsche Zentrum di Monaco. Particolarmente nota e affermata in Germania, le sue opere sono state esposte in mostre di notevole richiamo e figurano in prestigiose collezioni private.Attualmente è direttore artistico per la Metropol Film a Los Angeles. 

 Vernissage: 11 ottobre 2013 ore 18.30

Exhibition: 12 ottobre – 23 novembre 2013

28 Piazza di Pietra-Fine Art Gallery | Palazzo Ferrini-Cini |P.zza di Pietra 28 | Roma

Orari d’apertura: Dal lunedì al sabato 10-13 /16-20; lunedì mattina e domenica chiuso

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa