C’è un punto di incontro e di equilibrio perfetto fra tradizione e innovazione contemporanea. Questa chiave di volta, elegante, raffinata, in grado di citare il passato attraverso materiali di scarto del presente, è costituita dalle opere di Eva Jospin (1975), un cognome importante – il padre fu primo ministro francese – del quale l’artista non ha certamente avuto bisogno per raggiungere risultati ragguardevoli. Anche noi, distanti dalla geo-politica francese e soprattutto disinteressati ai pesi dei partiti e dei centri di potere, riconosciamo pienamente alla Jospin una genialità assoluta, una maniera distante dalla noia del concettuale, dalla pop art scontata, dal new dada estenuante. Jospin è gotica e moderna, rococò e simbolista. L’artista è nota per aver realizzato con il cartone ritagliato splendidi, complessi, enormi quadri tridimensionali di foreste, che ricordano gli intrichi vegetali della pittura gotica – pensiamo a Sant’Eustachio di Pisanello – o , come dice l’autrice, i boschi delle fiabe. A Chaumont-sur-Loire – Jospin si è allontanata, per la prima volta, dal suo materiale preferito, il cartone, appunto, per realizzare una grotta, in cemento naturale, che all’esterno cita i mostri di Bomarzo e all’interno irradia la magia delle inglesi grotte di conchiglie, le concrezioni rocaille del Settecento francese e, ancora, i castelli infantili di sabbia decorati con materiali di recupero della battigia. Le pareti della grotta sono state realizzate con il calco, in cemento naturale, delle ondulazioni del cartone di vario tipo. Mensole, alto rilievi, cornici ed altri elementi decorativi risultano straordinarie efflorescenze che richiamano le colonne bizantine e le lavorazioni in alabastro. Completano questo luogo mistico valve lasciate nei colori naturali o verniciate d’oro, pietre e filamenti. Sicuramente da vedere. Nel filmato
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Eva Jospin, una grotta incantata realizzata nel bosco con il calco dei cartoni. Un lavoro straordinario. Il video
Jospin è gotica e moderna, rococò e simbolista. L'artista è nota per aver realizzato con il cartone ritagliato splendidi, complessi, enormi quadri tridimensionali di foreste, che ricordano gli intrichi vegetali della pittura gotica - pensiamo a Sant'Eustachio di Pisanello - o , come dice l'autrice i boschi delle fiabe. A Chaumont-sur-Loire - Jospin si è allontanata, per la prima volta, dal suo materiale preferito, il cartone, appunto, per realizzare una grotta, in cemento naturale, che all'esterno cita i mostri di Bomarzo e all'interno irradia la magia delle inglesi grotte di conchiglie, le concrezioni rocaille del Settecento francese e, ancora, anche i castelli infantili di sabbia decorati con materiali di recupero della battigia. Le pareti della grotta sono state realizzate con il calco, in cemento naturale, delle ondulazioni del cartone di vario tipo. Mensole, alto rilievi, cornici ed altri elementi decorativi risultano straordinarie efflorescenze che richiamano le colonne bizantine e le lavorazioni in alabastro. Completano questo luogo mistico valve lasciate nei colori naturali o verniciate d'oro, pietre e filamenti. Sicuramente da vedere