Nella pagina, i disegni di Warhol e l’applicazione sulle borsette della maison Dior
[L]a nascita della famosissima maison parigina, che rappresenta a tutt’oggi uno fra i massimi riferimenti nella moda internazionale, pone le sue radici nell’arte. Il giovanissimo Christian Dior infatti non frequentava stilisti bensì artisti, come Christian Bérard, suo primo maestro. L’amore per l’arte e le arti ispirarono direttamente o indirettamente ogni sua creazione, sin dai suoi esordi nel 1947.
Il viaggio inizia nel 1930 e i primi anni dello stilista che cura una galleria parigina presentando gli artisti che contribuisce a scoprire e lanciare, da De Chirico a Giacometti, passando poi Dufy e Calder. Dior integra e fa propri i linguaggi espressivi di questi grandi artisti, per rielaborare e tradurre il tutto in termini di haute couture. Nascono così abiti unici e fortemente legati alla tradizione artistica, ma anche culturale, poetica e musicale, in cui lo stilista era immerso da anni. E proprio ai pittori che amava di più lo stilista dedicò molti dei suoi abiti, dando loro nomi inequivocabili come quelli di Matisse, Braque e Picasso, solo per citarne alcuni, mentre ad altri artisti commissionò la decorazione delle sue prime boutique. Un sodalizio che ha fatto di Dior uno degli stilisti che meglio hanno interpretato la vivacità culturale del XX secolo.
La scelta di titolare la serie di borse (limited edition) della collezione Autunno- Inverno “Fiori, scarpe e Pop Art -“Andy”, disegnata da Raf Simons, vuole essere un omaggio al grande Andy Warhol, dando continuità alle scelte del fondatore
Così scrive infatti scrive il direttore creativo della Maison:
“Ero interessato alla delicatezza e alla sensibilità del lavoro dei primi anni dell’artista, che si è unito con naturalezza allo stile grafico della collezione”.
La scelta è caduta sui disegni stilizzati di scarpe, con elegante tacco a spillo, proposte sulla intramontabile borsa Lady Dior e su pochette. Scarpe dorate, nere, a fiori azzurri, bianchi e neri, Scarpe bellissime, adorate da sempre dalle donne.
La classica Lady Dior ottiene un effetto di auto-ironia pop che trasforma la borse cult in un vero e proprio dettaglio di classe, immancabile nel guardaroba di una dama.
[L]’incontro tra arte e moda, declinato in una collezione pret-a-porter unica, è stato possibile grazie alla collaborazione con The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts.
Lo stile lineare dello stilista si sposa perfettamente con la ricercatezza dei disegni dell’artista, riprodotti sulle borse con lavorazioni speciali, tra cui serigrafie a foglia d’oro e argento ed applicazioni in vernice o silicone su pelle.
Non solo Pop Art, il direttore creativo della maison estende il fil rouge tra arte e moda a tutta la collezione, ripercorrendo metaforicamente il percorso del suo maestro Christian Dior.
E così gli orecchini diventano unghie, gli occhi sono anelli ed i gatti neri – uno dei motivi più ricorrenti nel Surrealismo – si insinuano in tutta la collezione invernale.
Una liaison di stile che appagherà sicuramente gli occhi di tutte le amanti del bello, della moda e dell’arte. Probabilmente anche Andy Warhol ne sarebbe stato entusiasta. E ne siamo assolutamente affascinati anche noi!
Chistian Dior e la moda
E ‘ una passione che ha sempre avuto. Nel 1923, dopo la laurea, Christian Dior vuole iscriversi alla Scuola di Belle Arti. Sogna di essere un architetto, i suoi genitori vedono diplomatico. Dior trascorre la maggior parte delle sue serate a Boeuf sur le Toit con Erik Satie , Jean Cocteau , André Breton, Fernand Léger, Henri Sauguet … tutto avanguardia letteraria arte e la musica degli anni 1920. Infine, nel 1928 , si unisce Jacques Bonjean, un amico di famiglia, poi con Pierre Colle, di fondare una galleria d’arte situata in un vicolo cieco , in 34 rue La Boétie . Dior ha 23 anni. Il suo obiettivo è di esporre grandi nomi come Picasso, Mirò e Matisse e “scovare” giovani talenti. Così scopre Salvador Dali pubblicamente, la cui unica gloria è poi fatto di aver creato lo scandalo con la redazione di ” Un Chien Andalou “. Tra gli artisti che Dior ha lanciato e rimarrà nella storia, vi è anche Calder, Giacometti e la bellissima Leonor Fini , che ha incontrato attraverso Max Jacob. Di Leonor diviene amico e sarà parte di tutte le principali feste e balli in costume, indosserà sempre abiti disegnati da giovane stilista-progettista. Dopo la crisi del 1929, che ha rovinato la sua famiglia, Dior conosce gli anni bui. Gli affari sono difficili. E lui per di più è malato. Tubercolosi e disoccupazione. Deve alla generosità dei suoi amici di avere l’opportunità di essere curato in un sanatorio a Cambo, nei Pirenei Atlantici, poi a Ibiza. L’occasione arriva di nuovo, grazie a un collega che la presentò a fashion design. Christian Dior entra nel vivo della sua carriera. Lavora per i giornali e inizia a vendere i suoi schizzi ad alcune case di moda. Nel 1938, il designer Robert Piguet lo assume come modellista. Tre anni più tardi, Lucien Lelong, responsabile di una delle principali maison degli anni prima della guerra. E ‘ il ritorno a un certo equilibrio e ad una relativa prosperità. Ma la vera svolta avviene con Marcel Boussac, il magnate del cotone , che finanzia la sua casa di moda. Prima sfilata il 12 febbraio 1947. La stampa accoglie all’unanimità il genio di Dior. Ha 42 anni. Inizia la leggenda. La sua collezione, le sue idee nuove di look , con i suoi abiti vorticosi a forma di corolla si riferiscono alla storia artistica della seconda metà del XIX secolo e nel 1900 e 1910. Le sue creazioni hanno note floreali alla maniera di Van Gogh e Bonnard . I suoi abiti sembrano essere presi da un dipinto di Goya . Questo stretto rapporto tra arte e moda sarà una linea ideale seguita da tutti i direttori artistici che si sono succeduti nella casa di Dior, come un dialogo attraverso il tempo .
Fondazione Warhol, borsette d'artista con opere del maestro
Una produzione limitata da parte del marchio Dior in collaborazione con la Factory warholiana che ha ripreso i disegni stilizzati del grande artista americano. Quanto costano questi oggetti? La storia di Christian Dior che iniziò come gallerista e che si confrontò con i grandi del Novecento e con le opere degli artisti del passato, traendone sempre ispirazione per le sue realizzazioni