Gli antichi Romani in Germania: scoperto un tempio di Mitra e una statua durante i lavori per la realizzazione di una caserma

La stanza del culto del dio Mitra scoperta a Treviri, un Mitreo, fu abbandonata verso la fine del IV secolo d.C. Ciò è indicato dall'osservazione delle monete trovate tra le macerie della struttura e dalla loro datazione. Fortunatamente, il rilievo su pietra calcarea di Cautes, un compagno del dio della luce Mitra, fu risparmiato. Cautes e Cautopates sono portatori di torce che simboleggiano il sole che sorge e tramonta e sembrano equivalere ai due gemelli divini dei Veda: gli Ashvin ("cavalieri" o "domatori di cavalli"), che appaiono in cielo sul loro carro all'alba e al tramonto.


Il ministro dell’Interno Michael Ebling e il sindaco Wolfram Leibe hanno annunciato la scoperta di un grande rilievo romano a Treviri. Il rilievo mostra Cautes, un compagno del dio romano della luce e del sole, Mitra. I resti del mitreo e la statua sono stati portati alla luce durante gli scavi archeologici che la Direzione generale per i beni culturali (GDKE) conduce in un sito nella Südallee di Treviri. La nuova stazione dei vigili del fuoco principale della città sarà costruita lì.

“Treviri ha offerto ancora una volta un’entusiasmante sorpresa. E’ stato scoperto un luogo di culto per il dio romano Mitra ed è stato recuperato un rilievo calcareo del dio Cautes, alto 1,20 metri, che ora si trova nei laboratori di restauro del Rheinisches Landesmuseum. Per Treviri è la seconda testimonianza di un tale luogo di culto per il dio della luce, Mitra. Il ritrovamento illustra ancora una volta l’affascinante eredità romana del nostro Paese, che è particolarmente evidente qui a Treviri”, ha affermato il ministro dell’Interno Michael Ebling.

La stanza del culto del dio Mitra scoperta a Treviri, un Mitreo, fu abbandonata verso la fine del IV secolo d.C. Ciò è indicato dall’osservazione delle monete trovate tra le macerie della struttura e dalla loro datazione. Fortunatamente, il rilievo su pietra calcarea di Cautes, un compagno del dio della luce Mitra, fu risparmiato. Cautes e Cautopates sono portatori di torce che simboleggiano il sole che sorge e tramonta e sembrano equivalere ai due gemelli divini dei Veda: gli Ashvin (“cavalieri” o “domatori di cavalli”), che appaiono in cielo sul loro carro all’alba e al tramonto.

Cautes e Cautopates sembrano avere somiglianze anche con i Dioscuri, i gemelli della mitologia greco-romana, anch’essi rappresentati con il berretto frigio e accompagnati da un cavallo come gli Ashvin.

Il sindaco Wolfram Leibe e il ministro dell’Interno Michael Ebling agli scavi di Treviri. Foto: MDI RLP

“Questi sono reperti entusiasmanti che il team di scavo ha scoperto qui. Mostra ancora una volta che l’antico patrimonio di Treviri non ha eguali in Germania. Centinaia di migliaia di persone sono interessate a questa eredità, motivo per cui vengono a Treviri. Più di 200.000 visitatori hanno assistito all’ultima mostra statale “La caduta dell’Impero Romano”, allestita nei nostri musei, lasciando circa 7,6 milioni di euro a Treviri e nella regione. Se avessimo trovato questo rilievo prima, sarebbe stato sicuramente un oggetto interessante per questa mostra”, ha affermato il sindaco Wolfram Leibe. “Vorrei anche ringraziare gli archeologi dello stato per aver sostenuto il progetto complessivo della nuova caserma dei vigili del fuoco permettendoci di lavorare, in parallelo, durante gli scavi”.

Nell’impero romano il culto mitraico era particolarmente diffuso tra il personale militare e i funzionari dello Stato. Le sale di culto, i cosiddetti mitrei, erano generalmente sotterranee, come nel caso attuale di Treviri. La comunità di culto del dio si riuniva su banchi di mattoni o di pietra, davanti a un rilievo del dio raffigurante l’uccisione del toro da parte di Mitra stesso.

Gli scavi del GDKE vengono eseguiti in stretto coordinamento con la città di Treviri e l’impresa di demolizione attualmente operante in loco. Il dipartimento archeologico statale riceve anche un importante supporto logistico dai vigili del fuoco della città di Treviri. I lavori di scavo sono previsti per un totale di 18 mesi.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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