Gli etruschi usavano gli scarabei per scacciare il malocchio. Le anticipazioni delle mostre di Grosseto

Con la rubrica social AspettandoGliEtruschi il museo Museo Archeologico e d'Arte della Maremma crea un'atmosfera di gioiosa aspettativa tra gli appassionati, analizzando alcuni pezzi che saranno inseriti nelle nuove mostre dedicate alla civiltà etrusca. Mostre che si approssimano

Con la rubrica social AspettandoGliEtruschi il museo Museo Archeologico e d’Arte della Maremma crea un’atmosfera di gioiosa aspettativa tra gli appassionati, analizzando alcuni pezzi che saranno inseriti nelle nuove mostre dedicate alla civiltà etrusca. Mostre che si approssimano.
“Nell’attesa di svelarvi maggiori dettagli vi proponiamo alcuni approfondimenti su questo popolo prendendo spunto dai temi che verranno affrontati nelle due esposizioni”. dicono i responsabili del museo toscano.

“Bentornati – annunciano – ad un nuovo approfondimento sulla civiltà etrusca in vista della prossima mostra che si svolgerà al MAAM. L’argomento di oggi riguarda una categoria molto particolare di manufatti: gli scarabei.
Non si tratta di animali veri ma di monili di varie forme e dimensioni raffiguranti questi simpatici #coleotteri
Arrivati in #Etruria grazie agli scambi commerciali con Greci e Fenici, conobbero subito una grande diffusione dando inizio anche ad una copiosa attività di imitazione!”

“Erano probabilmente considerati dei portafortuna, un ruolo che rivestivano anche nel mondo egizio dove li troviamo associati alla divinità Kheper, protettrice delle donne, dei bambini e dei momenti di transizione.
Esistono anche altre interpretazioni sul significato di questi oggetti; ad esempio, nel caso di scarabei decorati con scene del #mito greco, è ipotizzabile un loro utilizzo come emblemi che sottolineassero una ipotetica discendenza mitica della famiglia del proprietario”.

“Possiamo vedere un esempio della maestria e della bellezza che raggiungono alcuni di questi scarabei in questo esemplare realizzato in onice e incastonato su anello d’oro rinvenuto nella Tomba dello Scarabeo a Casenovole (GR)
Vi sarete accorti che abbiamo nominato spesso questa località vicino Grosseto nei nostri approfondimenti sugli etruschi. Il motivo ve lo spieghiamo nel prossimo post della rubrica, quindi continuate a seguirci.” AspettandoGliEtruschi

Museo Archeologico e d’Arte della Maremma
Palazzo del Vecchio Tribunale
Piazza Baccarini 3
58100 GROSSETO
telefono 0564/488752 – 488750 – 488759
fax 0564/488753
maam@comune.grosseto.it

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz

Maurizio Bernardelli Curuz è uno storico e un critico d'arte. Fondatore di Stile arte, è stato direttore dei Musei Bresciani (Fondazione Brescia Musei, Pinacoteca Tosio Martinengo, Santa Giulia e Castello dal 2009 al 2014) coordinando, tra le altre cose, il dossier della candidatura Unesco di Brescia e dell'Italia Longobarda, titolo concesso dall'ente sovrannazionale. Ha curato grandi mostre sia archeologiche - Inca - che artistiche - Matisse - con centinaia di migliaia di visitatori. Ha condotto studi di iconologia e di iconografia. Ha trascorso un periodo formativo giovanile anche in campo archeologico. E' uno specialista della pittura tra Cinquecento e primo Seicento ed è uno studioso del Caravaggio. E' iscritto all'Ordine dei professionisti professionisti E' stato docente di Museologia e Museografia all'Accademia di Brescia