I cittadini donano i propri batteri, che vanno all’ingrasso. Quando sono belli diventano murales

Nell'ambito delle proposte artistiche più singolari degli ultimi tempi, va registrata - sarà perchè ci siamo occupati, per un paio d'anni di orribili virus mutanti - un'iniziativa, che pone il proprio centro a Eindhoven, e che si basa sul ritratto - sì il ritratto - di batteri buoni.

Eindhoven è considerata la città più creativa d’Olanda. Dal 1891 è sede della Philips. Nei decenni ha assunto una cupa immagine industriale, fino al momento in cui migliaia di creativi han deciso di ridarle vita. Oggi è la capitale della ricerca nell’ambito del design e delle arti.

Una città vivacissima che trae linfa dai numerosi artisti che la frequentano. Nell’ambito delle proposte artistiche più singolari degli ultimi tempi, va registrata – sarà perchè ci siamo occupati, per un paio d’anni di orribili virus mutanti – un’iniziativa, che pone il proprio centro a Eindhoven, e che si basa sul ritratto – sì il ritratto – di batteri buoni.

Forse è impoetico, ma ognuno di noi porta con sé un nugolo di piccoli ospiti, con i quali cerca di vivere in perfetto equilibrio. E il mix di batteri varia da individuo a individuo. Così, l’idea. Gli abitanti di Eindhoven sono chiamati a donare i propri batteri, che saranno messi in coltura, affinchè si irrobustiscano. Nel momento in cui saranno pronti per il ritratto, gli artisti sceglieranno le colture batteriche più creative per trasporle in murales, che saranno dipinti nelle aree di cemento rimaste libere, su un viadotto della zona.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz