I colori originari dei Bronzi di Riace

La riproduzione della testa, realizzata con l’ausilio di nuove e sofisticate tecnologie - laser scanner con una scansione millimetrica e rilievo 3D - ha lo scopo di mostrare al pubblico il colore originario della statua, esente cioè dagli effetti del tempo e dell’ossidazione, proponendo anche la presenza di colori

In occasione del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace, una nuova conquista si aggiunge al progetto del Ministro della Cultura Dario Franceschini: «far diventare i bronzi di Riace uno dei più grandi attrattori del turismo internazionale del nostro paese».
Per l’occasione è stata esposta al Colosseo la copia perfetta in bronzo della testa della statua del guerriero A, uno dei due celebri Bronzi di Riace, straordinarie opere d’arte del V sec. a.C. custodite presso il Museo Archeologico Nazionale Reggio Calabria.

La riproduzione della testa, realizzata con l’ausilio di nuove e sofisticate tecnologie – laser scanner con una scansione millimetrica e rilievo 3D – ha lo scopo di mostrare al pubblico il colore originario della statua, esente cioè dagli effetti del tempo e dell’ossidazione, proponendo anche la presenza di colori.
L’incontro è stato promosso dalla Direzione Generale museitaliani, dal Parco archeologico del Colosseo e dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, in collaborazione con il Metmuseum di New York.
Ⓒ MiC – Foto di Agnese Sbaffi

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Maurizio Bernardelli Curuz
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