Tante segnalazioni giungono dai pescatori o da chi, con pinne maschera, fende le acque blu di Camerota, comune turistico in provincia di Salerno. Il nome di questo Comune campano deriva molto probabilmente dal greco καμαρωτός (traslitt. kamarōtós, “ricurvo”) o dal latino Camurus (“incurvato”). Un toponimo che si riferisce alle numerose grotte calcaree, in cui ancor oggi è possibile trovare reperti archeologici risalenti all’era Paleolitica. Infatti il territorio è uno dei luoghi più importanti in Italia per lo studio della cultura preistorica lungo la costa. Si trovano persino resti di ippopotami come preda della caccia.
Ma l’acqua potrebbe restituire tante altre testimonianze anche del periodo romano. Così il Comune ha firmato un accordo con Asso onlus per ricerche nei fondali Bandiera Blu.
«C’è ancora un patrimonio archeologico in mare. Negli anni abbiamo ricevuto testimonianze dai pescatori e dai tanti subacquei che hanno battuto la nostra costa che ci hanno indicato la presenza di reperti archeologici. Da queste informazioni è nata la consapevolezza che i fondali di Marina di Camerota conservano un patrimonio archeologico e pertanto ci siamo attivati per sottoscrivere un accordo di collaborazione con l’Associazione Riconosciuta A.S.S.O. (Archeologia, Subacquea, Speleologia e Organizzazione), rappresentata dal Dott. Mario Mazzoli, anticipando l’iniziativa alla Soprintendenza Beni A.A.A.S. di Salerno e Avellino che ha accolto con favore il programma di ispezione». E’ quanto spiega Teresa Esposito, assessore al Turismo e all’Area marina protetta del Comune di Camerota.
«L’auspicio – continua Esposito – è che l’immenso patrimonio di tesori che il mare ancora custodisce che rappresentano testimonianza di civiltà e popoli che nei millenni hanno solcato le nostre acque venga pian piano fuori e che possa arricchire in futuro la nostra proposta turistico culturale da mettere a disposizione del pubblico». L’accordo in collaborazione con l’associazione Asso onlus è stato approvato attraverso una delibera di giunta.
«Ci fa molto piacere che il Comune di Camerota abbia valutato positivamente la nostra proposta di partnership – aggiunge Mario Mazzoli, direttore generale di Asso – Crediamo molto nel rapporto tra specialisti e “padroni di casa” e chi meglio di un comune può assolvere a questa funzione. Al pari di altri accordi che abbiamo anche con Soprintendenze, Enti di Ricerca e Università, ASSO è al servizio del territorio e degli studiosi con la sua esperienza e competenze specialistiche. La grande ricchezza storica, archeologica e naturalistica di Camerota presenta ancora notevoli possibilità di ricerca in mare, a terra, nelle grotte e nelle antiche cavità artificiali; ambienti che, sempre con le necessarie autorizzazioni da parte della Soprintendenza e degli Enti territoriali, possono indagati con metodo, riservando a noi, ai cittadini di Camerota e alla collettività sicure sorprese» chiosa Mazzoli.