I tesori della villa romana trovati sotto un vigneto di Negrar. Scavi, scoperte e visite all’area

La villa aveva un'ampiezza di 3mila metri quadrati e si sviluppava attorno a un cortile o a un giardino di circa 400 metri quadrati. La parte interna, che si affacciava su questo giardino chiuso, era tutta circondata da un elegante portico sorretto da colonne, con caratteristiche architettoniche e decorative paragonabili alle migliori ville dell’aristocrazia romana dell'epoca

[A]pre al pubblico la villa dei mosaici di Negrar. Ogni sabato visite libere e guidate. Intanto, il Ministero dei Beni culturali ha stanziato, per quest’anno e per il prossimo, 1 milione e mezzo di euro destinati a far proseguire la campagna di scavo.
Monete, piccole lanterne, ma soprattutto mosaici elegantissimi e una struttura meravigliosa. Una grande villa romana – costruita su un’abitazione precedente – agli inizi del IV secolo d.C.
In questi anni è emerso uno straordinario tesoro, a Negrar di Valpolicella, in provincia di Verona, tra i vigneti.

I recenti scavi hanno permesso di capire come fosse l’edificio, che sorgeva in una zona amena e ricca di vigneti anche a quell’epoca. Uve, ricchezze e delizie. E probabilmente edifici adibiti a cantine vinicole e alla raccolta della frutta.

La villa aveva un’ampiezza di 3mila metri quadrati e si sviluppava attorno a un cortile o a un giardino di circa 400 metri quadrati. La parte interna, che si affacciava su questo giardino chiuso, era tutta circondata da un elegante portico sorretto da colonne, con caratteristiche architettoniche e decorative paragonabili alle migliori ville dell’aristocrazia romana dell’epoca. Una scalinata conduceva al settore nord, costruito su un terrazzamento sopraelevato, e alle terme domestiche, caratterizzate da vari ambienti, tra i quali una stanza originariamente pavimentata con lastre di pietra di Prun – la pietra rosa veronese, della Lessinia – e probabilmente destinato a spogliatoio, che veniva chiamato apodyterium.

Lo spogliatoio dava accesso, come zona di disbrigo, sia ai servizi igienici – costituiti da un’ampia latrina – che, dall’altro lato, a una grande sala da bagno mosaicata, collegata a una vasca rivestita con lastre in pietra per bagni con l’acqua fredda (frigidarium) e a un ambiente riscaldato con una nicchia rivestita di marmi colorati (calidarium).

L’accesso al sito archeologico sarà garantito a titolo gratuito ogni sabato mattina dalle 8,45 alle 12,45 (eventuali visite guidate a richiesta si terranno alle 9, 10 e 11). Per motivi logistici e di sicurezza la durata della visita senza guida non potrà superare 45 minuti e non saranno ammesse più di 20 persone per volta. Sarà possibile prenotare visite guidate a pagamento ogni giorno (durata 1 ora circa), condotte dagli operatori archeologici che hanno eseguito gli scavi della villa. Gruppi composti da 1 a 10 persone 50 €; gruppi composti da più di 10 persone 5 € a persona; bambini accompagnati 0-7 anni gratuito; 8-14 anni 1 €; Per i gruppi scolastici di ogni ordine e grado 30 € a classe, non superiori a 20 alunni e insegnanti compresi)

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Maurizio Bernardelli Curuz
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