Il mistero della scomparsa dei Neanderthal. Stasera Alberto Angela cerca di trovarne le cause

L'estinzione degli ominidi che vivevano negli ambienti dei nostri antenati è collegata al cambiamento climatico o alla competizione tecnologica con i nostri avi? Dai ritrovamenti di Finale agli studi condotti dall'Università di Bologna

Stesera, sabato 7 maggio alle 21,25 su Rai Uno, andrà in onda una puntata speciale di Ulisse – il piacere della scoperta intitolata: “Neanderthal: l’enigma della sua scomparsa”, dedicata alla Preistoria, durante la quale verrà trasmesso parte del docufilm il Giovane Principe, realizzato dal MUDIF – Museo Diffuso del Finale, dedicato al ritrovamento di importanti reperti neanderthaliani.(due immagini del docufilm, nelle foto qui sotto)

Alberto Angela intervisterà gli studiosi del DBC – Dipartimento di Beni Culturali Università di Bologna de del BONES Lab.
I ricercatori dell’università di Bologna sono autori anche di un importante studio che ha verificato l’ipotesi, attraverso indagini sulle stalattiti e sulle stalagmiti, che un cambiamento climatico o situazioni meteorologiche particolarmente ostili siano state concausa della fine di questo ominide. La ricerca svolta dagli studiosi dell’università bolognese hanno stabilito che negli anni dell’estinzione del Neanderthal la situazione ambientale In Italia non era mutata così radicalmente da giustificare l’estinzione dei Neanderthal.

I dati emersi dallo studio sembrano mostrare che le grandi variazioni del clima avvenute durante l’ultima era glaciale siano state assorbite in modo diverso nell’area del Mediterraneo rispetto a quanto accaduto nell’Europa continentale e alle alte latitudini della Groenlandia. E questo porterebbe a escludere l’ipotesi climatica come causa dell’estinzione dei neandertaliani.

Ma come può spiegarsi allora la scomparsa di questa specie umana, avvenuta dopo pochi millenni di convivenza con l’Uomo Moderno? A rispondere è Stefano Benazzi, paleoantropologo dell’Università di Bologna, tra gli autori dello studio. “I risultati di questa ricerca rendono ancora più plausibile l’ipotesi portata avanti da diversi studiosi secondo cui alla base dell’estinzione dei Neanderthal ci sia una motivazione tecnologica”, spiega Benazzi. “Secondo questa teoria sarebbe stata in particolare la tecnologia di caccia, molto più avanzata per l’Homo sapiens rispetto al Neanderthal, ad aver contribuito in maniera primaria alla supremazia del primo rispetto al secondo, inducendo la scomparsa dei neandertaliani dopo circa 3.000 anni di convivenza fra le due specie”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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