Il Refettorio del Romanino – Il cibo sacralizzato nella sala da pranzo degli ospiti dell’abbazia di Rodengo

Il ciclo per il refettorio bresciano venne dipinto da Romanino attorno al 1530-1532, datazione intermedia tra gli affreschi al Castello del Buonconsiglio di Trento e la "cappella Sistina dei poveri" - come fu definita da Testori - a Santa Maria della Neve di Pisogne


L'abbazia rinascimentale di Rodengo Saiano, in Franciacorta, provincia di Brescia
L’abbazia rinascimentale di Rodengo Saiano, in Franciacorta, provincia di Brescia
La forestera del covento e l'accesso a uno dei tre chiostri del convento. Nei pressi del portale, il refettorio dipinto da Romanino
La foresteria del covento e l’accesso a uno dei tre chiostri. Nei presi  del portale, lungo la galleria, si trova subito l’accesso al refettorio deila foresteria dipinto da Romanino
L'accesso al refettorio degli ospiti, nell'abbazia Olivetana di Rodengo Saiano è collocata nel punto più esterno e direttamente raggiungibile dell'edificio dalla grande corte su cui si affaccia il palazzo conventuale
L’accesso al refettorio degli ospiti, collocato nel punto più esterno e direttamente raggiungibile dalla grande corte su cui si affaccia la foresteria del palazzo conventuale
 Entrando dalla porta che, sopra, abbiamo visto sul lato destro, non lontano dal portale ad inferriata, il visitatore che dovesse consumare il pasto osservava la stanza da questo punto. Lo spazio fu destinato dai monaci all'accoglienza dei visitatori e dei forestieri. Per questo a Romanino venne commissionato un ciclo d'affreschi che fosse strettamente connesso con la sacralità del pranzo, che andava collocato dai presenti nella dimensione di un confronto con agapi evangeliche
Entrando dalla porta che, sopra, abbiamo visto sul lato destro, non lontano dal portale ad inferriata, il visitatore osservava la stanza da questo punto. Lo spazio fu destinato dai monaci all’accoglienza dei visitatori e dei forestieri. Per questo a Romanino venne commissionato un ciclo d’affreschi che fosse strettamente connesso con la sacralità del pranzo, che andava collocato dai presenti nella dimensione di un confronto con agapi bibliche.
Voltandosi, dopo essere entrato dalla porta, l'oipite notava una lunetta con la figura della Madonna, del Bambino, di San Giovannino e di un Agnello che ricorda le decorazioni di Correggio nella camera della Badessa di Parma (1518-1519). Il ciclo per il refettorio bresciano venne dipinto da Romanino attorno al 1530-1532
Voltandosi, dopo essere entrato dalla porta, l’ospite notava una lunetta con la figura della Madonna, del Bambino, di San Giovannino e di un Agnello che ricorda le decorazioni di Correggio nella camera della Badessa di Parma (1518-1519). Il ciclo per il refettorio bresciano venne dipinto da Romanino attorno al 1530-1532, datazione intermedia tra gli affreschi al Castello del Buonconsiglio di Trento e la “cappella Sistina dei poveri” – come fu definita da Testori – a Santa Maria della Neve di Pisogne
Lasciando la porta d'accesso alle spalle, l'ospite trovava alla propria destra, l'affresco che raffigura Gesù al pozzo con la samaritana, legato al motivo della carità, del ristoro, della generosità e della fratellanza senza pregiudizi
Lasciando la porta d’accesso alle spalle, l’ospite trovava alla propria destra, l’affresco che raffigura Gesù al pozzo con la samaritana, legato al motivo della carità, del ristoro, della generosità e della fratellanza senza pregiudizi. La cavità ben simulava una finestra che aumentava verità alla scenaDSC03018Copia in dimensioni ridotte della Cena in Emmaus, collocata nel refettorio della foresteria. Lo strappo dell’originale, come quello della Cena in casa del Fariseo, avvenne nel 1864. Gli originali sono conservati dalla Pinacoteca Tosio Martinengo
Dall'altra parte, sempre rispetto alla porta di accesso, si trova il trompe l'oeil, dipinto da Romanino, in forma di un'elegante piattaia
Dall’altra parte, sempre rispetto alla porta di accesso, si trova il trompe l’oeil, dipinto da Romanino, in forma di un’elegante piattaia, che contribuiva ad aumentare la profondità degli spazi della sala e indicava, inequivocabilmente, la destinazione d’uso della sala
Copia de La cena in casa del Fariseo, opera anch'essa che ricorda l'accoglienza
Copia de La cena in casa del Fariseo, opera che ricorda anch’essa l’accoglienza
Tracce d'affresco, potenziate dal contrasto fotografico, nella parete Sud del refettorio
Tracce d'affresco, potenziate dal contrasto fotografico, nella parete Sud del refettorio Tracce d’affresco, potenziate dal contrasto fotografico, nella parete Sud del refettorio


La porta del refettorio che dà su uno dei tre chiostri dell'abbazia
La porta del refettorio che dà su uno dei tre chiostri dell’abbazia
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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa