Dopo l’introduzione del critico d’arte Tonino Zana, alle 17,30 del 14 settembre, nella chiesetta di Sant’Orsola -giardini del castello di Conegliano, in provincia di Treviso – sarà aperta la mostra di scultura di Ilario Mutti. L’artista bresciano offrirà un percorso espositivo – fino al 29 settembre – nel quale presenterà la ricerca condotta soprattutto nell’ambito del movimento e della forma, movimento che risulta centrale soprattutto nelle opere più recenti di Mutti finalizzate ad un alleggerimento progressivo della materia e alla creazione di un dinamismo sempre più intenso, cui si contrappongono le forme severe, d’una sacralità primitiva d’altre indagini – come avviene nell’ambito delle figure delle capre – in cui il riferimento sembra riferirsi all’icasticità della statuaria fittile preistorica.
I lavori che saranno presentati alla personale veneta, comprendono parte della produzione, dal 2005 ad oggi. Tre sono i filoni tecnici del maestro rezzatese. Le terrecotte grezze, le terre patinate e le fusioni uniche in bronzo, realizzate con il procedimento della cera persa. Tra i suoi soggetti ricorrenti, oltre alle figure femminili, sono da segnalare i cavalli ai quali l’artista assegna una natura antropomorfa. La mostra è aperta dal 14 al 29 settembre. Dal martedì al venerdì (16-19,30) ; il sabato e la domenica (10-12,30;16-19,30). Info: ilariomutti@gmail.com