La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme. A Modena, fino al 13 aprile, "L'informale in Italia"

Più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano nella mostra a Palazzo Santa Margherita di Modena

[F]ino al 13 aprile “L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena”, una mostra realizzata interamente con materiale proveniente dalle raccolte della Galleria civica di Modena e dalla collezione di Don Casimiro Bettelli, ceduta in comodato alla Galleria dalla curia modenese.
Curata dal direttore del museo Marco Pierini, promossa e organizzata dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra propone al pubblico più di cento disegni e incisioni dei massimi esponenti dell’Informale italiano in un arco cronologico compreso fra la metà degli anni Quaranta e la fine degli anni Sessanta.

Lucio Fontana, Studio per un artista spaziale- ambiente spaziale, 1949 ca. inchiostro su carta © Lucio Fontana Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena
Lucio Fontana, Studio per un artista spaziale- ambiente spaziale, 1949 ca. inchiostro su carta © Lucio Fontana Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena

La libertà d’espressione, il rifiuto delle norme – tanto quelle dettate dalla tradizione, quanto quelle ormai ridotte a formalismo stabilite dalle avanguardie storiche – e la forte componente esistenziale, condussero gli artisti di questa corrente a sperimentare tecniche, materiali e modalità espressive molto diverse tra loro. I risultati di questa incessante sperimentazione sono perfettamente leggibili anche nelle opere su carta, esiti spesso perfettamente compiuti e autonomi, piuttosto che abbozzi e appunti di carattere progettuale.
 
Leoncillo, Senza titolo, 1958 Tempera su carta © Leoncillo Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena
Leoncillo, Senza titolo, 1958 Tempera su carta © Leoncillo Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena

I principali orientamenti linguistici dell’Informale italiano sono ben rappresentati all’interno della collezione della Galleria civica, i cui fogli testimoniano il prevalere, di volta in volta, del segno, del gesto, della materia, dell’articolazione spaziale.
Cesare Peverelli, Les Mouettes, 1960 Inchiostro su carta © Cesare Peverelli, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena
Cesare Peverelli, Les Mouettes, 1960 Inchiostro su carta © Cesare Peverelli, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena

Allestito nelle sale superiori di Palazzo Santa Margherita, il percorso espositivo presenta una sala dedicata alla grafica di Alberto Burri, sempre innovativo e sorprendente per i materiali e le tecniche utilizzate, e una a Lucio Fontana, dove oltre a sette disegni di periodi e soggetti diversi, si possono ammirare numerose incisioni, comprese le splendide tavole realizzate per “Six contes de La Fontaine”, un libro di favole pubblicato nel 1964 e per “Apocalissi e sedici traduzioni” di Giuseppe Ungaretti, stampato nel 1965 in 150 esemplari.
 
Emilio Scanavino, Senza titolo, 1955-1956 Inchiostro e pastello su carta © Emilio Scanavino, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena
Emilio Scanavino, Senza titolo, 1955-1956 Inchiostro e pastello su carta © Emilio Scanavino, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena

La raccolta del disegno della Galleria civica di Modena possiede anche numerose testimonianze degli esordi, di stampo chiaramente informale, di artisti che nella fase matura del loro cammino seguirono strade diverse come Vasco Bendini, Concetto Pozzati e Claudio Verna. Fogli poco noti che, al pari dei lavori di artisti talvolta ingiustamente relegati ai margini della storiografia come Annibale Biglione o Mario Nanni, rappresentano forse uno dei maggiori motivi d’interesse di questo allestimento.
 
Gastone Novelli, Senza titolo, 1963 Matita, pastello e tempera su cartoncino © Gastone Novelli, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena
Gastone Novelli, Senza titolo, 1963 Matita, pastello e tempera su cartoncino © Gastone Novelli, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena

L’esposizione dedicata all’Informale in Italia è, infine, anche un modo per rileggere la storia della Galleria civica e quella del formarsi della sua collezione, dal momento che nel corso degli ultimi trent’anni sono state allestite dal museo modenese personali dedicate ad Accardi, Afro, Bendini, Fontana, Novelli, Peverelli, Pozzati, Scanavino, Scialoja e Turcato.
Afro, Senza titolo, 1958 ca. Tempera e china su carta © Afro Basaldella, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena
Afro, Senza titolo, 1958 ca. Tempera e china su carta © Afro Basaldella, Raccolta del disegno, Galleria civica di Modena

Tra gli artisti presenti in mostra si ricordano: Carla Accardi, Afro, Vasco Bendini, Annibale Biglione, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Mino Ceretti, Piero Dorazio, Lucio Fontana, Pinot Gallizio, Virgilio Guidi, Bice Lazzari, Leoncillo, Mario Nanni, Gastone Novelli, Cesare Peverelli, Concetto Pozzati, Bepi Romagnoni, Antonio Sanfilippo, Emilio Scanavino, Tancredi, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Claudio Verna, Giuseppe Zigaina.
[box type=”note” ]
L’Informale in Italia. Opere su carta dalla collezione della Galleria civica di Modena
curata da Marco Pierini
sede Palazzo Santa Margherita, sale superiori, corso Canalgrande 103, Modena
fino 13 aprile 2014
Visite guidate 8 marzo ore 15.30 (ingresso gratuito, senza prenotazione)
Organizzazione e produzione
Galleria civica di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Orari
mercoledì-venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00; sabato, domenica e festivi 10.30-19.00.
Lunedì e martedì chiuso.
ingresso gratuito
[/box]

Condividi l'articolo su:
Redazione
Redazione

Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa