[L’]artista Saype, pioniere di un movimento che lega la “landart” e la “street-art”, ha deciso di donare alla montagna uno dei suoi meravigliosi capolavori. Un affresco realizzato sull’erba con materiali biodegradabili composti da gesso, carbone e caseina.
“Une Grande Dame” è un’opera effimera di circa 2.500 metri quadrati dipinto sui pascoli pietrosi di Pavillon, a 2.300 metri di quota, la più alta mai realizzata dall’artista.
La “Donna” è la signora anziana, una nonna o la bambina dell’affresco, ma al tempo stesso è anche la Natura, magnifica e immensa che merita contemplazione per la sua bellezza e purezza.
Ai piedi del Monte Bianco, Saype, ha deciso di dipingere un messaggio intra generazionale, un passaggio di testimone, per la speranza di un futuro migliore. Una nonna con la nipote che osservano il Monte Bianco, la montagna e la natura, indicandola. Come un ponte che collega due mondi ma dove ognuno scorre alla sua velocità.
“Il Monte Bianco è un luogo iconico e emblematico” afferma l’artista, “un ambiente che cambia velocemente ma fragile al contempo di cui abbiamo il dovere di prenderci cura. La sua magnificenza ci ricorda di quanto sia grande la natura rispetto all’uomo”.
L’opera “Une Grande Dame” resterà sui pascoli alpini a 2.300m per tre settimane ed è questa la sua forza. Si potrà ammirare infatti dalla cabina della funivia Skyway, che porta al punto più alto d’Italia, e per brevissimo tempo, fino a quando la vegetazione non crescerà.
Dopo di allora l’immenso disegno verrà infatti inglobato dalla montagna e rimarrà per sempre nel suo cuore di pietra e nel cuore di tutte le persone che avranno avuto la fortunata possibilità di poterlo vedere. Ogni cosa, se vissuta per breve tempo, lascia un solco nella memoria di chi la vive.
A proposito di Courmayeur Mont Blanc
Un gioiello ai piedi del Monte Bianco, a 1224 metri di altitudine. Courmayeur è una delle destinazioni turistiche di montagna più note a livello internazionale, abbracciata dalle cime dove è stata scritta la storia dell’alpinismo. Un luogo dove si respira un’autentica atmosfera alpina, con un centro storico ricco di storia e al contempo meta mondana, con boutique, botteghe artigianali, locali di tendenza, che fin dagli anni Sessanta hanno saputo attirare una clientela internazionale e cosmopolita. Tutto intorno – in particolare nelle due valli laterali, la Val Veny e la Val Ferret – si sviluppano sentieri che conducono in quota, tra foreste di abeti e larici e rifugi dove assaporare i piatti della tradizione, immersi in un panorama mozzafiato. Se in estate Courmayeur è sinonimo di trekking, hiking, arrampicata, in inverno si trasforma in un paradiso per gli amanti della neve, delle ciaspolate, dello sci alpino e dello sci alpinismo. Con oltre 100 chilometri di piste, la località, inserita tra le destinazioni “Best of Alps”, si pone ai massimi livelli nell’offerta di sport invernali in Italia e nell’intera Europa. www.courmayeurmontblanc.it (comunicato stampa)
A proposito di Saype.
Saype, è il pioniere di un nuovo movimento che lega la landart e la streetart ed è famoso in tutto il mondo per i suoi giganteschi capolavori sull’erba visibili solamente dall’alto. La pittura, da lui stesso create, per dipingere gli affreschi sull’erba sono totalmente naturali e biodegradabili, composte da carbone, gesso e proteine