Gualtiero Marchesi, un cubo di pasta per Piero Manzoni

Il piatto che vedete in questa pagina è un affettuoso omaggio a Piero Manzoni, uno dei grandi protagonisti del panorama artistico del secondo Novecento e carissimo, compianto amico. Mi sono ispirato ad una scultura di Piero - un parallelepipedo di materiale pressato e compattato, poggiato su un piedestallo - per “costruire” un cubo di pasta mista. Una volta fatta raffreddare, la pasta è servita in un piatto fondo nero (il “mio” piedestallo). A questo punto, vi si versa sopra una crema di fagioli: il tutto si scioglie entro il contenitore, assume una nuova dimensione, rivela insomma la sua anima. L’immagine ultima e definitiva della creazione comprende la pancetta rosolata, sparpagliata sulla liquescente superficie.

di Gualtiero Marchesi

[I]l piatto che vedete in questa pagina è un affettuoso omaggio a Piero Manzoni, uno dei grandi protagonisti del panorama artistico del secondo Novecento e carissimo, compianto amico. manzoni cuboMi sono ispirato ad una scultura di Piero – un parallelepipedo di materiale pressato e compattato, poggiato su un piedestallo – per “costruire” un cubo di pasta mista.

Una volta fatta raffreddare, la pasta è servita in un piatto fondo nero (il “mio” piedestallo). A questo punto, vi si versa sopra una crema di fagioli: il tutto si scioglie entro il contenitore, assume una nuova dimensione, rivela insomma la sua anima.
L’immagine ultima e definitiva della creazione comprende la pancetta rosolata, sparpagliata sulla liquescente superficie.

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Redazione
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