Un’ottima resa compositiva, non c’è che dire. Bei colori, ottima impaginazione e un’idea corrosiva che asseconda, in chiave pop, il feticismo nei confronti delle star e, al tempo stesso, – implicitamente – abbassa gli idoli a un livello umano. La casa d’aste parigina Drouot ha organizzato una vendita di fotografie scattate dagli ex paparazzi Pascal Rostain e Bruno Mouron. All’incanto le immagini delle spazzature di Mick Jagger- la foto è stata acquistata per 13mila euro-, di Damien Hirst – 12.500 euro – Kate Mosse – 12mila euro – e Pierre Soulanges -12mila euro -. Il prezzo base era di 10mila euro.
Le immagini furono scattate tra il 2008 e il 2013, nell’ambito di un preciso progetto ricognitivo: trasformare anche i rifiuti degli artisti – come la Merda d’artista di Piero Manzoni – in opere d’arte di valore.
I due fotografi artisti identificavano i bidoni nei quali la spazzatura delle star venivano gettate. Aprivano i sacchetti e disponevano gli oggetti in modo ordinato, scattando immagini di nature morte.
La collezione in cui queste immagini furono raccolte è Autopsy, applicazione di un concetto di rilevamento scientifico che vuole cogliere le origini profonde di una morte o di una vita.
L’analisi dei contenuti? Le Figaro ha fatto notare che Mick Jagger, il rocker, “risulta essere più concentrato sulla bottiglia d’acqua – ce ne sono 53 acquistate per confezione – piuttosto che sulle bottiglia di birre, delle quali restano due vuoti. Scorze di agrumi, fagioli, un mazzo di fiori e foglie morte sono gli unici rifiuti organici individuati. Quanto alla sua dieta, a base di pasta e olio d’oliva, sarebbe il segreto della sua longevità?”