Le mareggiate asportano sabbia dalla costa della Calabria e portano alla luce 4 grosse pietre lavorate

Il ritrovamento è avvenuto a Ricadi, un Comune di circa 5mila abitanti, della provincia di Vibo Valentia in Calabria, probabilmente fondato come colonia greca.
Le pietre sulla spiaggia scavata dalla marea. Ripresa aerea @ Associazione Amici del Mare, Comune di Ricadi

Nei giorni scorsi alcuni cittadini hanno segnalato al Comune di Ricadi il rinvenimento di quattro massi in calcarenite di forma circolare sulla Baia di S. Maria, venuti a giorno a seguito delle ultime mareggiate che hanno asportato ingenti quantità di sabbia proprio da questa località. L’Ente ha subito informato la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria e Vibo Valentia, nella persona dell’Archeologo Funzionario di zona Dott. Michele Mazza, il quale ha tempestivamente autorizzato il ritiro dei reperti e il trasferimento presso il Museo Paleontologico ed Archeologico di S. Domenica di Ricadi, per intraprendere gli studi finalizzati all’individuazione di notizie storiche attendibili circa la loro funzionalità, il periodo di realizzazione ed utilizzo.

Ricadi è un comune italiano di circa 5mila abitanti, della provincia di Vibo Valentia in Calabria. Probabilmente fu fondato come colonia greca.

Tornando alle piete riemerse, l’ipotesi più accreditata è che possa trattarsi di macine da mulino per cereali (c.d. petr’i mulinu), sia perché presentano al loro centro il tipico foro che serviva da vano di carico, sia per le loro forme e dimensioni riconducibili per caratteristiche ad esse. Tuttavia, non si è in grado di fissare
una data certa d’origine, ma le stesse potrebbero risalire a periodi molto antichi in funzione del fatto che in varie località di S. Maria di Ricadi sono stati documentati insediamenti risalenti ad epoche storiche lontane.

Le antiche macine da mulino recuperate @ Comune di Ricadi

Le operazioni di recupero e trasferimento sono state condotte nelle ore scorse dal Responsabile dell’Area Tecnica del Comune di Ricadi nonché Direttore del Museo Civico Ricadi Arch. Vincenzo Calzona con il supporto dell’Ing. Maurizio Pantano, grazie ai contributi volontari dell’Associazione Amici del Mare, la quale ha effettuato alcune riprese aeree con drone, e delle Imprese “Scoglio della Galea” e “L’angolo dei Fiori”. Attualmente, le pietre lavorate sono – come dicevamo – collocate presso il giardino del Museo Paleontologico ed Archeologico di S. Domenica di Ricadi e possono essere visitate negli orari d’apertura del museo stesso.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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