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Le stilettate di Zana. Con gli Ignavi di Luca Signorelli. Astensione e astensionismo oggi


L’Antinferno (1499-1502), Luca Signorelli, Cappella di San Brizio, Duomo di Orvieto
STILETTATE
diTonino Zana
Io mi astengo. Soggetto e predicato. Frase completa, imperiale. Non mi riferisco all’astensione politica, al non recarsi al voto, peggio per loro, in filo di discussione non possono né aderire né sabotare, debbono tacere per cinque anni. No, mi riferisco all’astensione competitiva, al modo di non esserci, alla negazione della acqua se piove e del caldo se ci sono 40 gradi. Tu cosa ne pensi di questo caldo, di questo brutto tempo? Io, niente, mi astengo. Pensate che non sia così?
Certo, se vi soffermate all’atteggiamento, alle risposte senza senso, allora potrete affermare che siamo alla negazione della ragione e del sentimento. Credete non sappiano di stare dalla parte del torto o dell’assurdo? Neppure per sogno, sanno bene di piazzarsi sul cumulo della stupidità. Agiscono per provocazione, per partito preso e dunque per partito.
Esistesse il partito del contrario di tutto lo voterebbero anzi, in questo anni, metà del popolo votante, ha messo nell’urna o fuori dall’urna, il partito del contrario, compreso, pure, il non voto.
Non va bene, di questo passo, avremo presto risposte astensionistiche a domande astensionistiche. Presto, purtroppo molto presto, le banche si asterranno, i lavoratori pure, i datori di lavoro anche e il sistema si asterrà dall’esistere. In guerra troppi si astengono con la dichiarazione astensionistica in sé di volere soltanto la pace come se la guerra non esistesse. Menenio Agrippa vi ricorda qualcosa? Cliccate su Google, Menenio Agrippa e avrete la risposta. E’ tutto già accaduto.
Avanti così e presto, la tavola sarà astenuta, il rubinetto pure e a letto, l’astensione, dicunt, si sta facendo strada.
Tonino Zana