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Le stilettate di Zana. Con la Fortuna di Salvator Rosa. Non ci è rimasto altro che tentare la sorte


La Fortuna o Allegoria della Fortuna è un olio su tela del pittore italiano Salvator Rosa, dipinto tra il 1658 e il 1659. L’opera è conservata al Getty Museum di Los Angeles
STILETTATE
di Tonino Zana
Il nostro mondo gioca alla roulette russa, ogni giorno ognuno di noi ruota velocemente il tamburo di una pistola con un solo colpo in canna e attende l’esito, vita o morte.
Ogni giorno, il gioco d’azzardo registra la crescita di capitali, molte donne, molti uomini giocano al lotto, impegnano fortune e i loro beni, spariscono solitamente, raramente crescono e se accade, poco dopo, rispariscono.
Seguite il mercato del calcio, si affida a un giocatore o all’altro, il destino di una stagione, o la va o la spacca. Sul mercato azionario, ogni ora, si spostano danari, si punta come all’ippodromo, non conoscendo pressocché nulla del valore dei titoli. Di nuovo, o la va o la spacca.
Il mondo dell’industria, in questi anni ha acquisito quote di aziende così, alla “viva il parroco” e tanti capitani d’industria si sono trovati, da un giorno all’altro, servi della gleba.
La stessa guerra in Ucraina per la Russia è una specie di scommessa ed é più difficile uscire dalla guerra che entrarci.
Infine il rapporto tra distrazione e morte, tra distrazione calcolata e morte avversata. Esiste, forse, un punto, in cui dirigiamo tutta la nostra stanchezza a vivere ed è quel punto dove investiamo il lasciarsi andare travestito di distrazioni, non ci penso e intanto finisco contro un’altra auto, non ci penso e intanto straccio una relazione, non ci penso e intanto mi colpisco a morte, convinto di riprendere a vivere, un attimo dopo.
Recuperiamo quella viralità di starci accanto e di aiutarci a vivere il mestiere di vivere e le ferie del non vivere, allora elimineremo ogni punto di caduta, allora usciremo, salvi, dalla crisi.