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Le voci popolari indicavano i luoghi di oscure leggende. Trovata e in fase di scavo la necropoli


E’ iniziata da una settimana una nuova campagna scavi a San Donato, a monte della chiesa. L’indagine, prevista dal “progetto cultura” presentato nel 2016 e approvato dalla soprintendenza nel 2018, ha subito ritardi principalmente a causa della crisi pandemica. Lo annuncia il Comune di Lamon. Lamon è un comune di 2 635 abitanti della provincia di Belluno. Il centro sorge a un’altitudine di 594 metri sul livello del mare.

Lo scavo si svolge nell’arco di tre settimane ed è condotto sotto la direzione scientifica di Andrea Augenti e di Paolo Forlin, del Dipartimento di Storia, Civiltà e Culture dell’Università degli Studi di Bologna, con la collaborazione di Elena Fiorin dell’Università La Sapienza di Roma. È prevista la partecipazione di sei studenti dell’Università di Bologna.
“San Donato di Lamon rappresenta un’area di estremo interesse archeologico ma finora le nostre conoscenze si limitano ai dati emersi dallo scavo dell’importante necropoli romana dei Piasentot. – dice il Comune – L’obiettivo delle nuove indagini è quello di comprendere meglio il patrimonio archeologico di tutta l’area di San Donato, attraverso uno studio dell’evoluzione dei paesaggi e degli insediamenti dall’antichità ai giorni nostri, attraverso un progetto di ricerca pluriennale”.
“Si può anticipare che i dati emersi già dalle primissime fasi di ricerca confermano le potenzialità archeologiche dell’area in corso di scavo.” Questa la dichiarazione di Paolo Forlin.
“Impressiona come le evidenze archeologiche corrispondano, ancora una volta, in buona parte alla tradizione orale sandonatese. Con la ricostituzione della parrocchia di San Donato del 27 agosto 1686 l’area interessata dallo scavo, pur collocata in zona centrale e quindi da sempre frequentata e coltivata, è stata salvaguardata dalla costruzione di nuovi edifici, in virtù della sua destinazione agricola che la parrocchia concedeva a rotazione ai sandonatesi.
La valorizzazione di un’area di notevole importanza dal punto di vista archeologico e ambientale e la progressiva acquisizione di nuove informazioni sulla storia di San Donato non possono che essere di primaria importanza per l’amministrazione comunale.” Queste invece le parole del sindaco sandonatese Loris Maccagnan.