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Nella pagina due delle foto di Alice, scattate da Lewis Carrol
Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson (Daresbury, 27 gennaio 1832 – Guildford, 14 gennaio 1898), è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. È celebre soprattutto per i due romanzi Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò, opere che sono state apprezzate da una straordinaria varietà di lettori, dai bambini a grandi scienziati e pensatori.
Fra gli autori che hanno dichiarato di considerare Alice come una fonte di ispirazione per le loro opere si possono ricordare James Joyce, Jorge Luis Borges e John Lennon.
La sua visione artistica e filosofica – che Dio si manifesta nell’altro ed è visibile quando l’essere è puro – connota l’approccio alla fotografia. Ma è proprio attorno alla sua passione iconografica per le bambine, e anche per colei che sarebbe diventata la protagonista di Alice, ad aver alimentato accuse di pedofilia. Dal saggio “Lewis Carroll, Photographer” di Roger Taylor (2002), che contiene tutte le foto di Dodgson ancora in nostro possesso, risulta che oltre la metà dei suoi lavori erano ritratti di bambine. La maggior parte delle ragazze ritratte scrivevano il proprio nome in un angolo della stampa, per cui i loro nomi sono quasi tutti noti. La sua modella preferita era Alexandra Kitchin (“Xie”); Dodgson la ritrasse circa cinquanta volte fra i 5 e i 16 anni. Nel 1880 cercò di ottenere il permesso di fotografare la sedicenne Xie in costume da bagno, senza riuscirvi.
Si pensa che Dodgson abbia distrutto, o restituito alle famiglie, le fotografie di nudo; tuttavia, almeno sei stampe di nudo son sopravvissute e quattro di esse sono state date alle stampe. Il fatto che Dodgson fotografasse o disegnasse e dipingesse ragazzine nude ha contribuito alla tesi che fosse un pedofilo. Uno degli obiettivi evidenti della fotografia di Dodgson fu forse quello di liberarsi del pesante fardello della simbologia vittoriana, ritraendo le sue giovani modelle più come fate, libere creature dei boschi, che come beneducate damigelle della buona società inglese?
Alice Pleasance Hargreaves (nata Alice Pleasance Liddell, 4 maggio 1852 – 16 novembre 1934), protagonista del romanzo di Carroll, era figlia di Henry Liddell , decano della Christ Church di Oxford, e di Lorina Liddell Hanna (nata Reeve). Aveva due fratelli maggiori, Harry (nato nel 1847) e Arthur (nato nel 1850, morto di scarlattina nel 1853), e una sorella maggiore, Lorina (nata nel 1849). Aveva avuto anche sei fratelli più piccoli, tra cui Edith (nata nel 1854), alla quale era molto legata, e Federico (nato nel 1865), che sarebbe divenuto un avvocato e alto funzionario. Alice avrebbe condotto una vita normalissima: sposò un giocatore di cricket, Reginald Hargreaves, dal quale ebbe tre figli. Conservò sempre molto gelosamente il manoscritto di Carroll, che vendette in un periodo di grave difficoltà economica. E non manifestò mai nulla contro Carroll. Si mostrò invece sempre molto lusingata del fatto di aver contribuito a far nascere un romanzo di straordinario successo, scritto da quel gentile amico di famiglia. E così, in effetti era.
Il 4 luglio del 1862, in una barca a remi lungo il fiume Isis, durante una gita finalizzata a un pic-nic, Alice,che aveva dieci anni, chiese a Charles Dodgson-Carroll che raccontasse una storia per intrattenere lei e le sue sorelle, Edith (8 anni) e Lorina (13). Mentre il reverendo Robinson Duckworth remava, Dodgson raccontò alle bambine una storia fantastica che aveva per protagonista una bambina di nome Alice. Alla bambina piacque moltissimo e chiese a Dogson-Carroll di mettere per iscritto, quella storia, per lei. Il che avvenne. Carroll le consegnò il manoscritto in novembre. Poi pensò di rielaborare il lavoro per darlo alle stampe.
Nel filmato vedremo fotografie e dipinti. Nella prima parte del video, la tomba di Alice e alcune fotografie della sua maturità. Ad eccezione di due o tre immagini specificano gli autori del video, tutte le foto in questo slideshow sono state scattate da Charles Lutwidge Dodgeson, cioè Carroll. Molto è è stato detto circa la mancanza di espressione di Alice nelle fotografie. E si è ritenuto che questo atteggiamento nascondesse una tristezza da coercizione e qualcosa di più grave. Pare invece che questi atteggiamenti fossero causati da pose estenuanti, lunghissime, provocate dalla tecnica fotografica utilizzata. Dodgson si affidava infatti al processo fotografico basato sul collodio umido, tecnica che richiedeva che il soggetto rimanesse assolutamente immobile per un tempo compreso tra i 10 e i 45 secondi e, a volte, negli interni, ancora più a lungo. Qualsiasi mutamento nell’espressione del soggetto avrebbe creato, nella foto, l’effetto mosso. Ricerche svolte recentemente hanno messo messo in luce che Dogson ebbe una vita sessuale intensa, ma con donne adulte. Lette queste informazioni guardate il filmato. C’è qualche indizio rispetto a un suo modo di “sentire in modo anomalo” le bambine? E perchè Alice sapeva di esecitare un potere su di lui?