Lo stile gotico ripreso negli anni Cinquanta crea un effetto che oggi ci appare piuttosto kitsch. Ma se il fine era quello di creare un’emozione, lo scopo è stato raggiunto. Le due statue di uomo e donna che, distese sul sepolcro, si tendono la mano in una tensione all’unità amorosa che resta come fremito eterno, dopo la morte, furono realizzate dallo scultore Juan de Ávalos nel 1955, in un mausoleo aggiunto all’edificio della chiesa di Teruel, in Spagna. Le due sculture rappresentano gli amanti di Teruel, due figure leggendarie del XIII secolo, Juan de Marcilla – conosciuto con il nome di Diego – e Isabel de Segura. La loro storia è quella di un amore contrastato, simile a quello di Romeo e Giulietta. La leggenda fu materializzata dalla scoperte delle loro mummie. O meglio: dei corpi mummificati di un uomo e di una donna, rinvenuti nel 1555 sotto il pavimento della cappella dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Secondo la testimonianza del notaio Yagüe de Salas, presente alla riesumazione, venne trovato un antico documento che narrava la storia dei due amanti.
Le mummie furono oggetto di una devozione legata all’amore, alla cavalleria, al cristiano rispetto dei sacramenti e al Dio-destino che premia le anime mosse da sentimenti puri. La vicenda. Diego e Isabel sono innamorati, ma il padre della ragazza preferisce darla in sposa a un giovane di una famiglia ricca e potente. Lui ottiene la possibilità di dimostrare, entro un dato tempo, le proprie capacità. Va così alla guerra per accumulare fortuna e onori. Torna dopo cinque anni, pronto a dimostrare d’essere pienamente degno della mano della ragazza. Ma Isabel è stata da poco data in sposa ad Azagra. Diego riesce ad ottenere udienza da Isabel. Le chiede un bacio, ma lei si rifiuta, per rispetto del vincolo matrimoniale da poco contratto.Juan muore di dolore. Isabel entra in chiesa durante il funerale. Il cadavere di Diego è deposto sul catafalco. Isabel non è più in grado di fingere. Si avvicina al corpo dell’amato. Lo abbraccia, lo bacia. E muore, coronando un’unione eterna, che s’eleva sulle bassezze degli intrighi terreni. I resti degli Amanti si possono visitare nel Mausoleo de los Amantes annesso alla Chiesa di San Pietro di Teruel, un edificio di nuova costruzione dove, oltre alle sculture di Ávalos, si trova il murale realizzado da Jorge Gay, Un amore nuovo, così come uno dei bozzetti del quadro di Antonio Muñoz Degrain che si trova nel Museo del Prado e diverse opere musicali, letterarie e cinematografiche ispirate dalla storia degli Amanti. La storia ha ispirato molti artisti e poeti, tra i quali Tirso de Molina.
Lo storia degli amanti di Teruel che si danno la mano nel viaggio eterno
Lo stile gotico ripreso negli anni Cinquanta crea un effetto che oggi ci appare piuttosto kitsch. Ma se il fine era quello di creare un'emozione, lo scopo è stato raggiunto. Le due statue di uomo e donna che, distese sul sepolcro, si tendono la mano in una tensione all'unità amorosa che resta come fremito eterno, dopo la morte, furono realizzate dallo scultore Juan de Ávalos nel 1955, in un mausoleo aggiunto all'edificio della chiesa di Teruel, in Spagna