
Un’eccezionale scoperta archeologica ha portato alla luce un santuario romano durante i lavori di archeologia preventiva nella cava Cemex UK di West Deeping. Il sito, risalente alla fine del IV secolo d.C., si caratterizza per la presenza di una grande pozza d’acqua utilizzata per offerte votive.
Le scoperte nel santuario romano di West Deeping
Secondo gli esperti della Cambridge Archaeological Unit, «la quantità e la qualità dei reperti dimostrano che erano stati depositati deliberatamente». Gli archeologi hanno rinvenuto oltre 2.324 frammenti di ceramica romana, per un peso superiore a 63 kg, rappresentanti almeno 389 vasi. Tra i reperti più rari spiccano un candelabro in ceramica e nove frammenti di un vaso che imitava un calderone metallico, un manufatto di straordinaria rarità nella regione.

Struttura del santuario e contesto archeologico
L’area sacra era delimitata da lastre di calcare, ma i 40 cm superiori della struttura sono stati rimossi per recuperare il materiale lapideo. Segni calcarei all’interno del pozzo indicano che, in epoca romana, la falda freatica si trovava circa un metro più in alto rispetto a oggi. Nella zona circostante sono stati trovati altari e pavimentazioni, ma nessuna struttura edilizia permanente, suggerendo che il santuario fosse frequentato principalmente durante la stagione estiva.
Un altro importante ritrovamento è un pozzo quadrato rivestito in pietra, situato all’interno di un’area recintata. Inoltre, una porzione di altare, realizzata in calcare e decorata con un motivo a tripla scanalatura e croci di Sant’Andrea, è stata rinvenuta nello strato superiore del santuario.

Un santuario dedicato all’acqua e alla guarigione
Le evidenze archeologiche indicano che il santuario fosse destinato a pratiche di purificazione e guarigione. La presenza di una pozza sacra suggerisce un culto legato all’acqua, elemento fondamentale nella spiritualità romana. È probabile che il sito fosse dedicato a divinità come Igea, dea della salute, o a divinità celtiche locali connesse al potere terapeutico delle acque.
L’acqua era considerata un ponte tra il mondo terreno e il divino, utilizzata per rituali di purificazione e rinascita spirituale. La falda più alta dell’epoca potrebbe aver alimentato una sorgente, creando un ambiente ideale per pratiche religiose e terapeutiche.
Le offerte votive: un tesoro ceramico di epoca romana
La straordinaria quantità di ceramiche rinvenute suggerisce che, prima dell’abbandono, il santuario abbia ricevuto un’ingente quantità di offerte. I contenitori erano concentrati in punti specifici della riva della pozza, e il loro contenuto – resti ossei, pane e monete – indica che venivano utilizzati per lasciare doni agli dèi e ai sacerdoti, responsabili del culto e della manutenzione del sito sacro.
L’importanza dell’acqua nella religione romana
Nella cultura romana, l’acqua era considerata sacra e associata a poteri curativi. Le sorgenti e le pozze sacre erano spesso dedicate a divinità quali:
- Igea, dea della salute e della guarigione
- Fontus, protettore delle fonti
- Juturna, divinità delle acque curative
L’ipotesi di un culto locale con influenze celtiche è altamente probabile, riflettendo il sincretismo religioso tipico della provincia romana.
Il santuario di West Deeping nel contesto archeologico locale
Oltre al santuario, gli scavi nella cava Cemex UK hanno portato alla luce altri reperti significativi, tra cui:
- Iscrizioni e dediche votive, che potrebbero aiutare a identificare le divinità venerate.
- Monete e utensili, prova della frequentazione e del ruolo sociale del sito.
- Strutture architettoniche, probabilmente padiglioni in legno o edifici ausiliari per accogliere i pellegrini.
Conclusioni: un sito di culto e guarigione nella Britannia romana
Il santuario romano di West Deeping si distingue come un importante centro di culto dell’acqua nella Britannia romana. Le offerte votive e la ricchezza dei reperti suggeriscono un’area sacra frequentata per rituali di purificazione e guarigione. Questo ritrovamento arricchisce la conoscenza delle pratiche religiose romane e dimostra come le acque sacre fossero considerate una risorsa fondamentale per il benessere fisico e spirituale.
La scoperta nella cava Cemex UK rappresenta un contributo fondamentale all’archeologia della regione e offre un affascinante scorcio sulla spiritualità dell’antica Roma.