di Enrico Giustacchini
[N]el gioco dei colori che s’inseguono, s’incrociano in letizia, intrecciano aggraziate quadriglie, confabulano mediante armoniosi alfabeti cromatici, la lezione di Missoni s’affianca a quella di molti maestri della pittura. Vermeer, per esempio. Si prenda la creazione del grande stilista, riprodotta in pagina. Vi è una campitura che sfuma in toni cupi e si fa cielo: un cielo notturno per gialle lune vigorose stagliate su aloni che le incoronano, tra scie di meteoriti e code di cometa, zigzaganti come lame rosso-blu-gialle (ancora il giallo) lungo itinerari di vertigine. E si prenda, adesso, la vermeeriana “Lezione di musica” delle raccolte reali di Buckingham Palace. L’impatto emozionale si estrinseca su analoghe onde cromatiche e tonali. Nello strepitoso virtuosismo compositivo di questo capolavoro – non a caso, l’accurato equilibrio delle geometrie ha spinto più d’un critico a citare, addirittura, Mondrian – si delineano blocchi di colore che vivono, “parlano” fra loro, si rimpallano vibrazioni. Il rosso del tappeto – e nella dovizia dell’ordito la citazione si fa esplicita, tanto per il soggetto, quanto per l’utilizzo stratificato del pigmento, con il quale l’artista manifesta la sua intenzione mimetica rispetto alla rappresentazione del tessuto -, il blu, il giallo… Già, sempre il giallo. Le lune di Missoni hanno antenati tra le pieghe dei corpetti delle dame al clavicembalo. Non solo in questo, ma pure in un altro gioiello del pittore olandese, “Il concerto”. Dove la sobrietà della tecnica – qui Vermeer ha realizzato l’ombreggiatura lasciando trapelare striature della cromia di fondo, a differenza della “Lezione”, in cui le ombre sono tracciate con una lieve velatura sovrapposta al colore denso ed opaco dell’abito – produce un effetto di straordinaria vaporosità. Ed hanno un precedente, le lune missoniane, nella celeberrima “Allegoria della pittura”. Nel libro retto dalla modella, impegnata a dar corpo alla propria interpretazione di Clio, musa della Storia, il giallo esplode in abbacinanti bagliori falbi. La luna è tramontata, ha ceduto il campo al levar del sole. Di tale avvicendarsi, di tali mutevoli stupori echeggia anche l’opera di Ottavio Missoni: a cui è ben nota l’azione alchemica di Sua Maestà la Luce, che tutto veglia, e trascolora, dispensando in saggezza dosate, impalpabili porzioni di sé.