di Giacomo de Cordova
Sabato 10 ottobre alle 10,30 nell’aula Stabat Mater della Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, organizzata dall’Associazione BiblioBologna, si terrà una conferenza di e su Morgantina: l’importante sito archeologico nel cuore della Sicilia, e di tutta la sua storia fatta di rinvenimenti e purtroppo anche di scavi clandestini, furti e trafugamenti di reperti dai luoghi delle scoperte con viaggi di chilometri e miglia che portarono inestimabili opere e manufatti artistici dell’Antichità greco-siciliana oltralpe e oltreoceano.
Da quei luoghi lontani, finiti in musei come il Getty di Malibù o il Metropolitan di New York, sono stati recentemente restituiti in seguito a indagini e identificazioni che li identificarono come provenienti dal territorio siciliano nei pressi di Aidone, in provincia di Enna, il comune siciliano dove oggi ha sede il Museo Archeologico che ne dà degno lustro in giusta sede.
Interverranno l’archeologa Serena Raffiotta, studiosa di Morgantina e il magistrato Silvio Raffiotta, protagonista delle complesse indagini giudiziarie avviate già dagli anni Ottanta per la restituzione degli inestimabili reperti nonchè scrittore di archeologia siciliana. Tra i suoi scritti: C’era una volta Morgantina, Papiro Editrice, Enna 1996; A volte ritornano, Papiro, 2003 e Caccia ai tesori di Morgantina, Editopera, 2010.
In seguito ad un’introduzione storico-archeologica sul sito di Morgantina seguirà il dettagliato racconto dei trafugamenti e recuperi della coppia di statue arcaiche degli acroliti (VI secolo a.C.), del tesoro di argenti ellenistici (IV-III secolo a.C.), della colossale statua tardo-classica nota al mondo come la “Venere di Morgantina”, “Dea di Morgantina” (fine V secolo a.C.) e della testa in terracotta (IV secolo a.C.) del dio greco degli Inferi, Ade: Hades prossima al rimpatrio.