Nel fondo del laghetto di golf una bara gigantesca e il corpo d’uomo con un’ascia in mano

Il ritrovamento, coperto dal segreto, era avvenuto durante scavi di pulizia del fondale dello specchio d'acqua. La bara dell'Età del bronzo era stata scavata in un tronco gigantesco. Perfettamente conservata la piccola ascia bellissima, segno del comando

Durante lavori di pulizia del fondo di un laghetto di un campo di golf, – il Tetney Golf Club, nel Lincolnshire, in Gran Bretagna – gli operai vedono un tronco gigantesco. I lavori vengono fermati. Il tronco si presenta tagliato verticalmente, e ricomposto. Contiene il corpo di un uomo, ben conservato, che regge un’ascia a livello dei resti della mano. La polizia viene avvertita e scattano le indagini. Frattanto, nel più stretto riserbo – tipicamente inglese – arrivano anche gli archeologi.

Ora il mistero è svelato. La sepoltura risale probabilmente a circa 4000 anni fa. Le indagini al carbonio 14 e gli studi di dendrocronologia non sono ancora conclusi, ma gli esperti sono concordi nel datare la sepoltura mastodontica all’Età del Bronzo. La bara è lunga circa tre metri e larga un metro. Il defunto aveva circa 40 anni, quando morì e soffriva di alcuni problemi articolari dovuti, probabilmente, a sforzi fisici protratti. Era alto 1,80 circa. L’ascia è probabilmente un’arma di combattimento o una sorta di segno del comando. Il lavoro svolto da chi si occupò della cerimonia di sepoltura fu notevole.
Venne utilizzata, per realizzare la bara, una quercia ampia e robusta che fu tagliata e scavata, come se fosse un’imbarcazione. Poi il tronco fu chiuso sul corpo come una scatola cilindrica. In quel momento il defunto era divenuto parte dell’albero. La sepoltura venne poi coperta da un tumulo di ghiaia. Operazioni che confermano che la persona morta era un personaggio di rango. La conservazione è stata probabilmente garantita da strati di limo, che si sono poi depositati sul tronco. La bara e l’ascia saranno esposti al Lincoln Collection Museum. Poco più sotto, nel breve video, in cui si vedono bene gli oggetti, le dichiarazioni dell’esperto che si occupa della conservazione di questi reperti
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Maurizio Bernardelli Curuz
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