Susanna e i vecchioni nell’arte: molestie, libidine, fedeltà. I pittori e la storia. Il video

La storia di Susanna e i Vecchioni, narrata nel libro biblico di Daniele, si misura con il tema della calunnia e del premio che il Signore dà a chi persevera nel Bene, nonostante le accuse e i falsi giudizi lo mettano gravemente alla prova. La vicenda è pure esaltazione della purezza matrimoniale, della fedeltà e della castità e, al tempo stesso, intende sradicare maldicenza e calunnie, diffuse nelle società di ogni tempo. Susanna abitava in Babilonia ed era la bellissima e casta moglie del fortunato Ioakin. Era nel suo giardino e stava curando il proprio corpo quando due vecchi, giunti furtivamente nel parco...
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Carmela Cosco, quando i ricordi ti avvolgono in una dolce, benigna spirale

L'artista, insignita del Premio finalisti Nocivelli 2018: "Il luogo diventa lo spazio ancestrale e utopico ereditato da una funzione mnemonica in cui si indaga sul tempo e sulla conservazione. Viviamo, abitiamo, ci frammentiamo - in più parti- tra artificio e realtà, cemento e natura, confusione e certezze, alla ricerca di un equilibrio spaziale che non disperda mai il nostro background biologico".
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I capolavori ottici di Franco Grignani (1908-1999), l'artista che ideò il marchio Pura lana vergine

Nato nel 1908 a Pieve Porto Morone, in provincia di Pavia, Grignani si avvicina presto all’ambito artistico. Già alla fine degli anni venti inizia a dedicarsi alla sperimentazione innovativa, anche grazie all’uso della macchina fotografica. A metà del secolo scorso, Grignani scopre le possibilità linguistiche della fotografia, spingendosi nel territorio dell’astrazione, apparentemente estraneo a quella disciplina. Antologica con 300 opere a Chiasso
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Le bolle di sapone nell'arte. Quadri meravigliosi di leggerezza e vanità. Ma non solo…

Simbolo della fragilità, della caducità delle ambizioni umane, della vita stessa, fin dal Cinquecento, le bolle di sapone hanno affascinato generazioni di artisti per quei giochi di colore che si muovono sulle superfici saponose, per la loro lucentezza, per la loro leggerezza. Ma non è stato solo un sogno inutile, di gioia infranta. Sulle bolle abbiamo costruito un mondo di trasparenze, abbiamo iniziato a fare i primi esperimenti del volo. Abbiamo visto la realtà apparente deformata da un'utopia realizzabile
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Perchè tante modelle fatali nella pittura avevano i capelli castani con i riflessi rossi?

Roux!, questo il titolo di una mostra parigina che proprio al colore fatale è stata dedicata, negli spazi del museo di Jean-Jacques Henner, altro sensualissimo pittore. Naturalmente c'è anche tutto il versante nel novecento, tra i capelli con sfumature ramate. Da David Bowie, passando da Sonia Rykiel o Pel di carota la mostra parigina ha offerto un viaggio tra i riflessi sensuali delle capigliature
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Lucrezia Costa, creare un cortocircuito ad alta tensione tra immagini e concetti

La fotografa, premio finalisti Nocivelli 2018, analizza la propria opera: "Non volevo sovraccaricare di messaggi come spesso accade e ho cercato di rimanere il più oggettiva possibile creando connessioni e concentrandomi sulla superficie della fotografia. La superficie infatti a volte ospita i dettagli più interessanti. Il titolo e la copertina sono una pagina di tilt del computer poiché la mia speranza attraverso questo progetto è quella di creare un cortocircuito nella mente dello spettatore".
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Victoria Cojocaru. Pelle. Il corpo rivela il profondo con uno splendido involucro

L'artista, premio Finalisti al Nocivelli 2018,: "Va immaginata proprio come una massa che nasce dentro e dal corpo dell’artista, modellandosi sulle sue forme, sulle forme della sua mente. Sulle superfici delle opere(simili a delle pelli ) troviamo esattamente questo, troviamo pensieri cresciuti a dismisura dentro il corpo dell’artista che necessita di esternazione. ‘Pelle’ è un mio contenuto interiore tradotto in elemento visivo, fissato su un corpo esterno al mio ma che è una sua estensione. Ago,filo, forbici sono elementi connessi al mio vissuto personale e mediante e la loro raffigurazione costruisco il mio corpo altro, il corpo artistico che porto all’occhio del mondo"
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Pittura, la prova assurda del Bianco di Titanio. Falsi, falsari, caccia alle streghe e Santa Inquisizione.

La presenza del Bianco di Titanio nelle opere d'arte è considerata una prova negativa, rispetto ai dipinti di pittori che operarono fino ai primi anni del Novecento. Il brevetto risale agli anni della Belle Epoque, ma la registrazione ufficiale di un prodotto non preclude una possibilità al suo utilizzo precedente, anche con altre formule di estrazione. Perchè Sargent lo utilizzava nel 1882? E perchè alcuni testi dicono che il Titanio fu estratto nel settecento? Spesso si assolutizzano i dati, per vere ordalie con il fine di "annegare" un'opera. Ma perchè il bianco di Titanio è considerato compatibile con un dipinto, ad esempio di Sargent, del 1882 e non con i dipinti parigini di Modigliani, quando il suo stesso amico Picasso lo utilizzava, mentre gli stava accanto? Quando la scienza è nel letto di Procuste. E tira la coperta, dove fa comodo
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Setting da favola per esposizione d’arte figurativa al Femminile a Sarnico

Venerdì 8 marzo 2019 durante l’inaugurazione saranno presentate opere tutte “al femminile” di 16 artisti (Angelo Bordiga, Elio Uberti, Luciano Donini, Stefano Crespi, Davide Batalà, Daniela Braga, Delfina Platto, Devid Brozzi, Valeria Zanini, Davide Mello, Roberto Romagnosi, Simona Romele, Jacopo Romano, Alessandra Turelli, Marco Mello e Mario Meschini) e fotografie di Emanuele Cassina
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Come si producevano quadri e statue magiche? Il rito di trasferimento dell’anima

Il recupero del libro Asclepius portò filosofi-maghi del Rinascimento a caricare le immagini dei quadri o dei monumenti di quel soffio divino che Ermete Trismegisto indicava come elemento in grado di dare vita e azione alle effigi degli dei. Una funzione dell’arte che prescindeva la decorazione e i contenuti estetici
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