Il significato dell'oroscopo del Papa-scorpione dipinto nel Cielo da Raffaello

Con il linguaggio dell'astrologia decifrare il tema astrologico di Papa Giulio che appare nella Stanza della Segnatura in Vaticano. In quel modo venne fissato il cielo sopra Roma nel giorno dell'elezione del pontefice e furono indicati i temi del suo carattere e del suo pontificato
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Il collage – Storia, tecniche e varianti. E tutorial per collage divertenti

La scoperta, nel Novecento, del linguaggio del collage apre agli artisti la strada di inedite possibilità formali ed espressive. Una “poetica del frammento” che si origina sulla base di un doppio processo di decostruzione e ricostruzione
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Foto con set cinematografici, come nasce uno scatto di Mariano Vargas. Il video

Artista post-moderno e citazionista, Mariano Vargas inizia la sua carriera come pittore, portando con sè il background di accurati studi artistici. La fotografia, negli anni del post-moderno - con il superamento temporaneo dell'avanguardia a tutti i costi, che, in alcuni casi, viene recepita in un melange nel quale passato e presente non si scindono polemicamente, ma prendono atto della propria fusione - punta sul recupero di antiche suggestioni pittoriche
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Tzara, mio fratello e’ negro. Come e perché l’arte africana incise sul Novecento europeo

Perché il Novecento ha tradotto le forme dell’arte africana in un linguaggio rinnovato? L’Occidente non era più in grado di capire il mondo nonostante scienza e tecnica. Ecco allora questo eversivo ritorno alle origini che avrebbe mutato il modo di esprimersi del secolo scorso
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Ahi, troppo desiderio. I messaggi nei ritratti di fidanzamento dei giovani del Cinquecento

I ritratti di fidanzamento. Così i nostri antenati eternavano il proprio sentimento. Sguardo languido, atteggiamento rilassato e qualche scritta vincolante. Come quella evidente del Rondani o quella misteriosa, affidata al greco antico, del Moretto. Entriamo nelle trame dell’eros e della tela
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Il cappello nella vita, nell'arte e nel cinema. Potere, seduzione, contestazione e bellezza. Il video

Il copricapo, nella storia, tese a dimensioni ipertrofiche accrescendo l'altezza e le dimensioni collegandosi alla scala sociale. Restava la necessità di evitare insolazioni e di ripararsi dal caldo, ma al, contempo, esso diveniva un segnale di immediata riconoscibilità sociale. Nel Novecento assunse funzioni sempre più espressive, finalizzate ad identificare, oltre alla classe di provenienza, la personalità di chi lo portava.  In questo splendido filmato troveremo l'evoluzione e le compresenze di varietà tipologiche nei film del Novecento. Dal cappello dei cowboy a quelli delle soubrette, da quelli francesi d'inizio Novecento alle bombette dell'età del jazz. Cappelli sognanti - come quello semplice, con margherite di Mary Poppins -, cappelli che uccidono - come in 007- che seducono, che adombrano, che colpiscono, che nascondono, che esaltano. A livello del volto, il cappello femminile a larghe tese dell'Ottocento aveva una funzione di notevole interesse poichè, abbassando l'intensità della luce, consentiva al volto e agli occhi delle donne ad emergere, in bellezza, senza che il sole deformasse, con ombre acute, la fisionomia e consentendo agli occhi di dardeggiare, come gioielli, nell'ombra
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Palazzo Te: gli affreschi che emozionarono Vasari e che vibrarono fino alle pagine di Shakespeare

"Si pensi mai uomo vedere di pennello cosa alcuna più orribile o spaventosa, né più naturale...Giorgio Vasari, nelle sue Vite, lo definisce “dotato dalla natura, erede del graziosissimo Raffaello si’ ne’costumi, quanto nella bellezza delle figure nell’arte della pittura”. La fama raggiunta a Roma lo fece conoscere nelle più importanti corti italiane, e sul finire del 1524 Federigo Gonzaga, primo duca di Mantova, lo fece chiamare nella città lombarda per dare inizio alla costruzione e alla decorazione di Palazzo Te.
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