Con il linguaggio dell'astrologia decifrare il tema astrologico di Papa Giulio che appare nella Stanza della Segnatura in Vaticano. In quel modo venne fissato il cielo sopra Roma nel giorno dell'elezione del pontefice e furono indicati i temi del suo carattere e del suo pontificato
Leggi tutto Il significato dell'oroscopo del Papa-scorpione dipinto nel Cielo da RaffaelloLa scoperta, nel Novecento, del linguaggio del collage apre agli artisti la strada di inedite possibilità formali ed espressive. Una “poetica del frammento” che si origina sulla base
di un doppio processo di decostruzione e ricostruzione
Leggi tutto Il collage – Storia, tecniche e varianti. E tutorial per collage divertentiEcco il quadro che Camille Corot dedicò, nel 1835, al soggetto dell’incontro tra l’angelo e Agar, opera che documenta come il tema “angelico” si inserisca pure nel contesto dell’estremo realismo del pittore francese...
Leggi tutto Visioni angeliche: con Corot l’angelo atterra nei luoghi del realeArtista post-moderno e citazionista, Mariano Vargas inizia la sua carriera come pittore, portando con sè il background di accurati studi artistici. La fotografia, negli anni del post-moderno - con il superamento temporaneo dell'avanguardia a tutti i costi, che, in alcuni casi, viene recepita in un melange nel quale passato e presente non si scindono polemicamente, ma prendono atto della propria fusione - punta sul recupero di antiche suggestioni pittoriche
Leggi tutto Foto con set cinematografici, come nasce uno scatto di Mariano Vargas. Il videoPerché il Novecento ha tradotto le forme dell’arte africana in un linguaggio rinnovato? L’Occidente non era più in grado di capire il mondo nonostante scienza e tecnica. Ecco allora questo eversivo ritorno alle origini che avrebbe mutato il modo di esprimersi del secolo scorso
Leggi tutto Tzara, mio fratello e’ negro. Come e perché l’arte africana incise sul Novecento europeoUn curioso studio tenta di ordinare i linguaggi estetici in quattro generi fondamentali, corrispondenti ai tipi psicologici teorizzati da Jung. I diversi modi di vedere il mondo troverebbero riscontro in equivalenti modi di rappresentarlo attraverso il vario utilizzo degli elementi formali
Leggi tutto Quattro caratteri junghiani per capire i pittori (e noi stessi). Dove sbagliamo?Nella rubrica "Aforismi" puoi trovare le frasi più celebri dei grandi maestri. Se hai gradito il servizio clicca "mi piace" e condividi con i tuoi amici su Facebook
Leggi tutto Aforismi: “Dipingo le cose come stanno. Io non commento. Io registro.” Toulouse-LautrecI ritratti di fidanzamento. Così i nostri antenati eternavano il proprio sentimento. Sguardo languido, atteggiamento rilassato e qualche scritta vincolante. Come quella evidente del Rondani o quella misteriosa, affidata al greco antico, del Moretto. Entriamo nelle trame dell’eros e della tela
Leggi tutto Ahi, troppo desiderio. I messaggi nei ritratti di fidanzamento dei giovani del CinquecentoIl copricapo, nella storia, tese a dimensioni ipertrofiche accrescendo l'altezza e le dimensioni collegandosi alla scala sociale. Restava la necessità di evitare insolazioni e di ripararsi dal caldo, ma al, contempo, esso diveniva un segnale di immediata riconoscibilità sociale. Nel Novecento assunse funzioni sempre più espressive, finalizzate ad identificare, oltre alla classe di provenienza, la personalità di chi lo portava. In questo splendido filmato troveremo l'evoluzione e le compresenze di varietà tipologiche nei film del Novecento. Dal cappello dei cowboy a quelli delle soubrette, da quelli francesi d'inizio Novecento alle bombette dell'età del jazz. Cappelli sognanti - come quello semplice, con margherite di Mary Poppins -, cappelli che uccidono - come in 007- che seducono, che adombrano, che colpiscono, che nascondono, che esaltano. A livello del volto, il cappello femminile a larghe tese dell'Ottocento aveva una funzione di notevole interesse poichè, abbassando l'intensità della luce, consentiva al volto e agli occhi delle donne ad emergere, in bellezza, senza che il sole deformasse, con ombre acute, la fisionomia e consentendo agli occhi di dardeggiare, come gioielli, nell'ombra
Leggi tutto Il cappello nella vita, nell'arte e nel cinema. Potere, seduzione, contestazione e bellezza. Il video"Si pensi mai uomo vedere di pennello cosa alcuna più orribile o spaventosa, né più naturale...Giorgio Vasari, nelle sue Vite, lo definisce “dotato dalla natura, erede del graziosissimo Raffaello si’ ne’costumi, quanto nella bellezza delle figure nell’arte della pittura”. La fama raggiunta a Roma lo fece conoscere nelle più importanti corti italiane, e sul finire del 1524 Federigo Gonzaga, primo duca di Mantova, lo fece chiamare nella città lombarda per dare inizio alla costruzione e alla decorazione di Palazzo Te.
Leggi tutto Palazzo Te: gli affreschi che emozionarono Vasari e che vibrarono fino alle pagine di Shakespeare