Rosso Fiorentino: La bella Cleopatra dorme come Ariadne

La Morte di Cleopatra, dipinta dal Rosso durante il soggiorno romano, è l’unica opera di soggetto profano realizzata dall’artista prima del suo trasferimento in Francia. Nella tavola, fra le più copiate del pittore, la postura della regina rievoca un famoso marmo ellenistico, l’Ariadne dormiente, acquistato da Giulio II per il cortile del Belvedere.
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La tecnica di Van Gogh – Guarda qui con la super-lente elettronica

Il quadro fu realizzato sur le motif - cioè di fronte al soggetto - nei pressi del manicomio di Saint Remy, nel Midi francese, dove l'artista si sarebbe tolto la vita l'anno successivo. L'opera è presa in un momento di transizione dalla luce all'oscurità e i colori preparati sono i primari: il blu e il giallo - che compongono la tessitura cromatica principale della tela. una punta di rosso e di nero. Giallo e blu, che sono i colori dominanti nel dipinto vengono lavorati dal pittore, nella stessa tela, in modo diverso. Osserviamo le piante con con chiama verde-blu, davanti al piccolo nucleo architettonico.
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Un tuffo dove il sogno è più blu, in Veneto le grandi utopie pittoriche degli anni Settanta

Tutto ha inizio quattro decenni orsono a san Martino di Lupari, quando un gruppo di ardimentosi collezionisti e appassionati d’arte decide di dare vita a una Biennale di arte contemporanea che sarà curata ininterrottamente dal 1971 al 1986 dall’artista Edoer Agostini. C’è da non crederci - sembrerebbe un’idea strampalata - eppure l’iniziativa funziona e ha pure successo, catapultando d’un balzo un piccolo paese della provincia sonnacchiosa nel bel mezzo della contemporaneità più sperimentale.
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Quando lo spirito vince la materia: omaggio a Goffredo Parise

Nel Museo del Paesaggio di Boccafossa, l’esposizione articolata in quattro sezioni, ne ospita una in particolare (“Esperienze parallele”) dedicata a Ezio Gribaudo, forse la più riuscita; qui sono presenti anche le opere realizzate dall’artista durante un viaggio compiuto nel 1961 in compagnia dell’amico Lucio Fontana. Il ciclo pittorico s’intitola “Diario di New York”, e nel catalogo si adombra una credibile relazione, quasi una suggestione diretta, con i reportage scritti da Parise per il Corriere della Sera in occasione di un analogo viaggio negli Stati Uniti, da costa a costa con sosta a New York, datato anch’esso 1961.
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