Dal 19 ottobre 2021 al 20 marzo 2022, il Musée Marmottan Monet di Parigi ospita la prima mostra in assoluto dedicata a Julie Manet (1878-1966). Sono esposte oltre cento opere, tra dipinti, sculture, pastelli, acquerelli e incisioni, provenienti da musei di tutto il mondo, oltre che da collezioni private, tra cui molti pezzi presentati per la prima volta al pubblico.
Tutti servono a ripercorrere la vita di Julie Manet, unica figlia della prima artista impressionista, Berthe Morisot, e nipote dell’illustre pittore Édouard Manet. Julie non solo fu ritratta dalla madre, da Manet, da Renoir e da numerosi altri pittori di primo piano dell’epoca, ma divenne una vivace intellettuale e collezionista del Novecento.
Lo scopo della mostra non è solo evocare l’infanzia di Julie Manet tra gli impressionisti, ma anche sollevare il velo sulla sua vita privata e mostrare l’amore per l’arte che ha ereditato. La mostra presenta la straordinaria collezione che ha accumulato con suo marito, Ernest Rouart,
Julie Manet dopo la morte della mamma, fu accolta nella casa della zia e crebbe con le cugine, sotto la tutela di Mallarmé e con l’affetto di tanti pittori e intellettuali, tra i quali Renoir. Da grande sarebbe divenuta pittrice, diarista e collezionista d’arte francese. Nel maggio 1900 Julie sposò, come dicevamo, il pittore e incisore Ernest Rouart da cui ebbe tre figli. Julien (nato nel 1901) che sarebbe diventato un noto psicanalista, Clément (nato nel 1906) e Denis (nato nel 1908). Tra i nipoti di Julie, che vivono oggi a Parigi, Jean-Marie Rouart (1943), scrittore, giornalista e membro dell’Académie française
La mamma di Julie, Berthe Morisot, fu una grandissima pittrice.
Berthe Morisot Espose, già dalla prima mitica mostra degli impressionisti, da Nadar, accanto ai colleghi maschi. Lei era l’unica donna. Una pittrice di straordinario talento. Una persona deliziosa, delicata, intelligente, con un’ottima educazione. Quando aveva 19 anni era diventata amica e allieva di Edouard Manet, che era un mito per i giovani pittori, un precursore dell’impressionismo.
Probabilmente Berthe si era innamorata di Edouard Manet, per il quale posò per più quadri. Ma Edouard era sposato. Berthe Morisot sposò, poi, il fratello di Edouard, Eugene Manet.
Il papà di Julie, Eugène Manet. Era una persona riservata che amava la cultura. Scriveva e dipingeva. Non aveva la necessità di un impiego poichè i Manet erano benestanti e vivevano di rendita.
Dopo 18 anni di sereno matrimonio con Berthe e la pubblicazione di un romanzo intitolato “Vittime!” il marito della Morisot morì all’improvviso – ma nel quadro di una salute delicata e di alcuni disturbi che si erano manifestati nel 1891 – il 13 aprile 1892. La figlia Julie aveva 14 anni.
Nel febbraio del 1895 anche Berthe – che aveva 54 anni – si ammalò. Le fu diagnosticato un male di stagione, ma sopraggiunse una polmonite. Essendosi resa conto del precipitare degli eventi, convocò familiari ed amici. Donò, per ricordo, molti dei suoi quadri agli amici stessi e affidò al poeta Mallarmé la tutela della amatissima figlia Julie, che aveva 17 anni. Morì il 2 marzo e fu sepolta nella tomba della famiglia Manet, nel cimitero di Passy.