Un bel volto, un corpo splendido. Le statue parlano della storia di una devozione antica. Sono state trovate, in questi giorni, in una cavità del terreno nella zona degli spettacoli.
I lavori di scavo presso l’antico teatro di Pompeiopolis, un’importante città romana fondata come capoluogo della provincia di Paflagonia nel 64 a.C., hanno portato alla luce due frammenti di statue raffiguranti Venere, la dea greca dell’amore. La scoperta, annunciata il 20 dicembre 2024, rappresenta un traguardo significativo per gli archeologi impegnati nella regione.
Pompeiopolis: un gioiello dell’Anatolia romana
Situata nel distretto di Taskopru, nella provincia di Kastamonu, Pompeiopolis era uno dei principali centri urbani dell’Anatolia romana, paragonabile per importanza a siti come Efeso e Zeugma. Fondata come capitale della provincia di Paflagonia, la città vanta un ricco patrimonio archeologico. Gli scavi, guidati dal professore associato Mevlut Eliusuk dell’Università di Karabuk, si svolgono in collaborazione con il Museo di Kastamonu e proseguono attivamente anche durante i mesi invernali. Pompeiopolis, fu fondata da Gneo Pompeo Magno nel 64 a.C. La città fu creata come parte della campagna di Pompeo per pacificare e riorganizzare l’area dopo la sconfitta dei pirati cilici, che avevano reso il Mediterraneo orientale un luogo insicuro per il commercio e la navigazione. Situata strategicamente vicino al Golfo di Alessandretta, Pompeiopolis divenne un punto chiave per il controllo delle rotte marittime e per l’espansione del dominio romano in Oriente.
Nel corso dei secoli, la città prosperò grazie alla sua posizione geografica e al fertile entroterra, sviluppando un’economia basata sull’agricoltura, il commercio e, in epoca romana, la produzione di olio d’oliva e vino. Durante il periodo imperiale, Pompeiopolis fu dotata di infrastrutture monumentali come templi, bagni pubblici e un teatro, che testimoniano l’influenza della cultura romana. Con la diffusione del cristianesimo, divenne anche sede episcopale, giocando un ruolo significativo nelle prime dispute dottrinali del cristianesimo. Tuttavia, come molte città dell’Asia Minore, Pompeiopolis subì il declino durante le invasioni barbariche e i terremoti che devastarono la regione tra il IV e il VI secolo d.C. Oggi, i resti della città antica offrono uno spaccato prezioso della vita in una città romana di frontiera
La scoperta delle statue di Afrodite
Il teatro di Pompeiopolis, che poteva ospitare circa 2.000 spettatori, ha rivelato due frammenti di statue di Afrodite. Uno raffigura la testa della dea, mentre l’altro rappresenta una versione più piccola della stessa divinità. Le statue sono state datate al II secolo d.C., probabilmente agli inizi del secolo.
Ulteriori indagini: Odeon e tracce di combustione
Durante gli scavi, il team ha identificato anche un odeon, una struttura destinata a spettacoli musicali. Gli studi hanno rivelato uno spesso strato di cenere, probabilmente risultato della combustione del marmo per produrre calce. Sebbene non siano stati trovati resti significativi delle sedute del teatro, alcuni frammenti consentono di ricostruirne la struttura originaria.
Un odeon era un edificio dell’antica Grecia e Roma destinato alle rappresentazioni musicali, ai recital poetici e, talvolta, a piccoli spettacoli teatrali. Il termine deriva dal greco “ὠδεῖον” (ōdeîon), che significa “luogo per cantare”. A differenza dei teatri, gli odeon erano progettati per eventi che coinvolgevano un pubblico più ristretto e che richiedevano una migliore acustica, spesso associata a spettacoli musicali o letterari più raffinati rispetto alle rappresentazioni drammatiche.
Struttura e caratteristiche principali
- Dimensioni ridotte: Gli odeon erano generalmente più piccoli rispetto ai grandi teatri all’aperto, essendo concepiti per un pubblico limitato e occasioni più intime.
- Copertura: La caratteristica distintiva degli odeon era il tetto, solitamente realizzato in legno o altri materiali, che serviva a migliorare l’acustica e a proteggere sia gli artisti che il pubblico dagli agenti atmosferici.
- Forma semicircolare: Gli odeon condividevano la pianta semicircolare con i teatri, ma in scala minore. La cavea (l’area per il pubblico) era composta da gradinate disposte ad anfiteatro.
- Orchestra: Al centro si trovava una piccola orchestra, uno spazio circolare o semicircolare riservato ai musicisti o alle performance.
- Palcoscenico (scaena): Come nei teatri, gli odeon avevano una scaena, ovvero una piattaforma per gli attori o i musicisti, spesso decorata con colonne, statue e rilievi.
Restauro e valorizzazione
I frammenti delle statue di Afrodite saranno sottoposti a interventi di restauro e conservazione nel corso del prossimo anno, nell’ambito di un progetto promosso dal Ministero della Cultura e del Turismo turco. Parallelamente, si procederà al consolidamento delle strutture del teatro e dell’odeon.
Pompeiopolis: un futuro turistico promettente
Secondo il sindaco di Taskopru, Huseyin Arslan, Pompeiopolis è destinata a diventare una delle mete turistiche più importanti della regione del Mar Nero. “L’antica città rappresenta il più grande scavo archeologico dell’area e attirerà molti visitatori”, ha affermato Arslan. Gli scavi, oltre a far luce sulla storia romana della Paflagonia, contribuiranno a promuovere il turismo culturale in Turchia.
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Chi era Pompeo Magno, fondatore di Pompeiopolis
Gneo Pompeo Magno, meglio noto come Pompeo, fu una delle figure più influenti della tarda Repubblica Romana. Nato nel 106 a.C. da una famiglia senatoriale di rango consolare, si distinse già in giovane età come abile comandante militare. Dopo aver combattuto con successo durante le guerre civili di Mario e Silla, Pompeo ottenne il soprannome di “Magnus” (il Grande) dai suoi soldati, un titolo che egli stesso adottò con orgoglio.
La carriera di Pompeo fu segnata da imprese straordinarie, tra cui la sconfitta dei pirati cilici nel 67 a.C., che gli valse la reputazione di difensore dei mari, e le campagne in Oriente, culminate nella riorganizzazione delle province asiatiche e nella fondazione di città come Pompeiopolis. Uomo d’azione e stratega politico, formò con Giulio Cesare e Marco Licinio Crasso il Primo Triumvirato nel 60 a.C., un’alleanza politica che dominò Roma per quasi un decennio. Tuttavia, l’ambizione e la rivalità con Cesare portarono alla rottura del triumvirato e alla guerra civile.
Nel 48 a.C., Pompeo fu sconfitto nella battaglia di Farsalo e costretto a fuggire in Egitto, dove fu assassinato per ordine del faraone Tolomeo XIII. La sua morte segnò non solo la fine di una delle figure più carismatiche della Repubblica Romana, ma anche l’inizio del declino delle istituzioni repubblicane, che culminarono con l’ascesa di Cesare come dittatore. Pompeo resta una figura controversa, celebrato per le sue conquiste ma criticato per la sua incapacità di navigare le complesse dinamiche politiche del suo tempo.