Pompei, nuove scoperte. Gli archeologi liberano un tetto crollato nel 79 d.C. Cosa ci sarà, là sotto, nelle stanze? Le foto

Continuano i lavori di scavo e continuano le scoperte nella Regio IX. Quasi tutti gli ambienti riportati alla luce mostrano attività di ristrutturazione al momento dell'eruzione del Vesuvio. Cumuli di calce e cocciopesto, anfore con calce spenta pronta da utilizzare per le nuove murature e i nuovi rivestimenti, cataste di blocchetti di tufo giallo e di tegole impilate e cumuli di macerie caratterizzano le attività di restauro e ricostruzione in corso nel complesso e cristallizzate dalla catastrofe, regalando ancora una volta alla ricerca un contesto di impareggiabile importanza per la mole di dati scientifici raccolti

08 febbraio 2024 – “Continuano i lavori di scavo e continuano le scoperte nella Regio IX. – comunica il Parco archeologico di Pompei – Quasi tutti gli ambienti riportati alla luce mostrano attività di ristrutturazione al momento dell’eruzione del Vesuvio. Cumuli di calce e cocciopesto, anfore con calce spenta pronta da utilizzare per le nuove murature e i nuovi rivestimenti, cataste di blocchetti di tufo giallo e di tegole impilate e cumuli di macerie caratterizzano le attività di restauro e ricostruzione in corso nel complesso e cristallizzate dalla catastrofe, regalando ancora una volta alla ricerca un contesto di impareggiabile importanza per la mole di dati scientifici raccolti. In foto alcune fasi di recupero delle coperture e dei rivestimenti in crollo dai piani superiori”.

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Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz