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Scavano nelle segrete del castello medievale. Qualcosa riluce. E’ un anello d’oro con due volti. A quando risale. Cosa rappresenta



“Wawel non smette mai di stupirci. Recentemente, è stata fatta una scoperta estremamente rara sotto forma di anello dorato del primo medioevo – scrive Jerzy Trzebiński del Dipartimento di Archeologia del Castello Reale di Wawel, a Cracovia, in Polonia – Il reperto è stato trovato durante le ricerche archeologiche in corso nei sotterranei della torre danese. Si trovava nello strato archeologico, in cima ai resti di una struttura in pietra (probabilmente un pozzo difensivo). L’anello ha uno scudo decorativo a spirale. Presenta un ornamento antropomorfo che raffigura due facce opposte. Questo oggetto risale all’XI – XII secolo”.

Perché questa è una scoperta così unica?
“In tutta la Polonia – risponde Jerzy Trzebiński – sono conosciuti solo pochi anelli d’oro medioevali. Questi tipi di ornamenti erano solitamente completamente privi di ornamento o contenevano un ornamento geometrico. L’esemplare scoperto ora a Wawel è unico per la sua decorazione. Questo è l’unico esempio in cui immagini umane (e in generale figurative) sono raffigurate su un anello medioevale polacco. Inoltre, è una rappresentazione priva di riferimenti al cristianesimo. Due volti opposti possono essere un riferimento alla mitologia romana in cui appare Giano – il dio doppiofaccia. La forma dell’oggetto è piuttosto tipica della zona polacca, quindi al momento sembra essere un prodotto locale”.

A chi potrebbe essere appartenuto l’anello?
“Senza dubbio al rappresentante dell’élite dello stato di Piastów. – commenta l’archeologo – Si può presumere che fosse un laico o una donna, ma è difficile individuarne chiaramente l’identità”. Accanto all’ipotesi di una sorta di sopravvivenza iconografica di Giano, potremmo pensare a due gemelli mitici o a un simbolo di unione.

Il Castello di Wawel, noto anche come Wawel, è una costruzione rinascimentale situata a Cracovia, in Polonia. Sorge su una collina 25 metri sopra il fiume Vistola, ed è stato fortificato fin dall’antichità.

Le prime fortificazioni risalgono all’VIII secolo, quando la potente famiglia dei Piast, Duchi di Cracovia e Polonia, costruì il nucleo originario del castello. A partire dal IX secolo, il castello divenne sede di governo della Polonia dopo la distruzione del centro del potere polacco a Gniezno. Con l’avvento di Miecislao I, intorno al 984, Cracovia divenne sede di una diocesi latina e fu eretta la chiesa di Santa Maria Egiziaca, successivamente elevata a cattedrale. Durante il regno di Boleslao il Coraggioso, i Piast ottennero il titolo di re di Polonia e avviarono la costruzione di un vero e proprio palazzo nel nord-est della collina, insieme a varie fortificazioni. Scavi archeologici hanno rivelato numerosi edifici in muratura, inclusi residenze, risalenti all’XI secolo, tra cui una sala residenziale su 24 pilastri, conosciuta come il Palatium romanico, e una torre difensiva quadrangolare.

Nel XII secolo, Ladislao Ermanno di Polonia ricostruì la chiesetta preesistente, trasformandola nella prima cattedrale vera e propria.

Secondo Jan Długosz, il castello di Wawel e il quartiere di Okół resistettero con successo all’assedio tartaro del 1241.