Nell’ambito di un progetto di valorizzazione e protezione del sito archeologico cretese di Lissos, a Chania, è stato effettuato uno scavo che ha riportato alla luce gran parte di un edificio pubblico, a forma di odeon o edificio del parlamento, orientato a est. Odéon, dal greco Ωδείον (letteralmente «costruzione destinata a gare musicali»), parola derivante dal greco «cantare».
Lissos, antica città autonoma, centro religioso e sede dei Koino di Oria nel 3° secolo aC, si sviluppò nella valle ricoperta di montagne di Ai-Kirkos, che ha uno sbocco nel mare di Creta sudoccidentale. L’Esculapio, venuto alla luce nel 1959, resti architettonici di edifici pubblici, l’imponente necropoli di epoca greco-romana e i due templi bizantini a campata unica, compongono un paesaggio archeologico unico e di particolare bellezza naturale. L’accesso al sito archeologico avviene via mare o tramite il sentiero europeo E4, con il risultato che l’area rimane indenne da nuovi interventi ma allo stesso tempo l’esecuzione dei lavori incontra difficoltà oggettive.
Nella prima fase dell’indagine sono state rivelate due camere laterali con soffitto a volta e 14 file di banchi dall’incavo, che ha un passaggio incassato e probabilmente è fondato sul terreno naturale. La maggior parte delle panchine intatte sono conservate nel sud e nel sud-ovest. Al contrario, la parte nord-occidentale della conca è particolarmente disturbata. La sua distruzione fu causata quando enormi massi, portati dal torrente adiacente, trafissero l’edificio in diagonale in direzione est. Lo straripamento del torrente è forse dovuto al grave evento sismico di epoca tardo romana (IV secolo dC), che distrusse gran parte dei siti antichi della Creta occidentale. La costruzione di questo notevole monumento, con una prima stima, è determinata all’inizio dell’epoca romana (I secolo d.C.).
Nella successiva fase di ricerca è necessario il completamento dello scavo, al fine di chiarire se il monumento sia circondato da muratura esterna, elemento necessario per la predisposizione dello studio del suo restauro e del suo prospetto. In ogni caso, il ritrovamento di un edificio di funzione pubblica in un punto centrale della città antica e in prossimità del famoso Asklepiion aggiunge nuovi dati all’orizzonte archeologico e storico dell’area.
Il progetto di promozione è stato attuato dall’Eforato delle Antichità di Chania, con un budget di 300.000 euro e un finanziamento del Programma di Investimento Pubblico della Regione di Creta. Nell’ambito del progetto sono state realizzate sistemazioni e configurazioni dei percorsi turistici che attraversano il sito archeologico e circondano i due templi bizantini.
Il progetto è stato realizzato con il coordinamento della Dott.ssa Eleni Papadopoulou, Capo dell’Eforato delle Antichità di Chania e la direzione della Dott.ssa Aikaterina Tzanakaki, Vice Capo del Dipartimento di Antichità Preistoriche-Classiche e Musei dell’Eforato di Antichità di Chania. Il team di supervisione comprendeva i dipendenti dell’Eforate, Ioannis Giakoumakis, custode delle antichità di Lissou, e Christina Fragkonikolakis, ingegnere geometra. Il supporto contabile-amministrativo è dovuto al contabile dell’Ephorate, Argyro Felesakis. Le impressioni architettoniche e la progettazione dei cartelli informativi sono state realizzate da Isidoros Plakotaris, architetto e ingegnere, mentre l’impronta topografica e fotogrammetrica è stata realizzata da Andreas Kanellakis, ingegnere topografico.