Progetto diga. Il lago sommergerà un quartiere romano. Cosa stanno recuperando gli archeologi, in gara con il tempo

Lo scavo di salvataggio, avviato meno di un anno fa fa dal comitato di ricerca dell'Adramytteion, è culminato con il ritrovamento di un antico insediamento risalente al periodo tardo romano e primo bizantino (IV-VII secolo). Queste indagini stanno producendo ritrovamenti significativi, appunto, tra cui una chiesa e un battistero


Gli scavi di salvataggio presso il sito in cui si prevede la realizzazione della diga di Reşitköy, nella provincia nordoccidentale di Balıkesir, in Turchia, hanno portato alla luce strutture romane tardo imperiali di notevole importanza, inclusa una chiesa e un battistero. Questo ritrovamento ha offerto agli archeologi una rara opportunità di esplorare e comprendere la vita quotidiana e le attività produttive di un antico insediamento situato a soli 10 chilometri a sud dell’antica città di Adramytteion, vicino al quartiere di Tahtacı.

Quest’area, che sarà inondata dalle acque di una diga, si trova a 10 chilometri a sud di Adramytteion, vicino al quartiere di Tahtacı. La zona è ricca di reperti. Se ne accorsero, con sopralluogo e copiose raccolte di materiali di superficie, archeologi e volontari che si si sono messi in moto, dopo la notizia della realizzazione del progetto dello sbarramento idrico.

Lo scavo di salvataggio, avviato meno di un anno fa fa dal comitato di ricerca dell’Adramytteion, è culminato con il ritrovamento di un antico insediamento risalente al periodo tardo romano e primo bizantino (IV-VII secolo). Queste indagini stanno producendo ritrovamenti significativi, appunto, tra cui una chiesa e un battistero. La chiesa scoperta è la più grande e antica conosciuta nella regione della baia di Edremit, con una larghezza di 15 metri e un’altezza che, originariamente, raggiungeva i 25 metri. Il complesso della chiesa ha restituito numerosi manufatti legati ai rituali, come croci cerimoniali, oltre a reperti provenienti dalle tombe circostanti.

Adramytteion, situata nel Golfo di Edremit nell’Egeo settentrionale, sulla costa del quartiere Ören della città di Burhaniye, era una fiorente città della Misia. Di fronte all’isola di Lesbo, Adramytteion prende il nome da Adramys, fratello del famoso re Creso, ed era considerata di origine lidia. Durante il periodo romano, divenne un importante centro amministrativo, ospitando le dogane.

Poco più a sud della città, laddove tutto sarà sommerso dal lago artificiale, doveva esserci un importante vicus. Intorno alla chiesa sono state ritrovate una sessantina di sepolture, molte delle quali multiple. Sono stati scoperti anche edifici commerciali legati all’agricoltura, situati a circa 100 metri dalla chiesa. Tra i nuovi ritrovamenti spicca un’officina vinicola con una cisterna di accumulo e una cisterna profilata per depositare i sedimenti sul fondo. Sono stati trovati anche laboratori di ceramica e tombe scavate nella roccia sul lato settentrionale dell’insediamento.

Gli scavi hanno rivelato anche tracce di un’area appartenente al periodo tardo bizantino e alla prima fase ottomana. Questo indica una continuità abitativa e culturale nel tempo. Hüseyin Murat Özgen, docente del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Belle Arti Mimar Sinan, ha sottolineato l’importanza della chiesa scoperta. Con un pavimento a mosaico e due fasi costruttive, la chiesa copre un’area molto vasta. Il complesso ha fornito un gran numero di prodotti della cultura materiale legati ai rituali, offrendo preziosi dati sul periodo.

Ozgen ha evidenziato che documentare questi risultati è cruciale per comprendere il processo culturale della regione. I manufatti scoperti saranno esposti al Museo Balıkesir Kuva-yi Milliye, garantendo che i dati storici e culturali non vadano persi.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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