Rachele Bianchi in mostra al Palazzo del Senato di Milano

L’esposizione "Rachele Bianchi. Intensità semantica" presenta, dal 6 giugno al 6 luglio 2014, una settantina di opere, tra sculture in bronzo e dipinti recenti della decana delle artiste italiane, considerata dalla critica uno degli anelli di congiunzione tra l’arte del Novecento e le nuove avanguardie della seconda metà del secolo scorso.

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RACHELE BIANCHI. Intensità semantica
Milano, Palazzo del Senato – Archivio di Stato (via Senato 10)
6 giugno – 6 luglio 2014
Inaugurazione: giovedì 5 giugno, ore 18.00
Orari:
da lunedì a giovedì, 10-18; venerdì, 10-15; sabato, 10-14; domenica chiuso.
Ingresso libero
Per informazioni:
Archivio di Stato di Milano – tel. 02 7742161
I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea – tel. 0142 946909
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[D]al 6 giugno al 6 luglio 2014, il Palazzo del Senato di Milano, sede dell’Archivio di Stato (via Senato 10) ospita la personale di Rachele Bianchi (Milano, 1925), decana delle artiste italiane, considerata dalla critica uno degli anelli di congiunzione tra l’arte del Novecento e le nuove avanguardie della seconda metà del secolo scorso, soprattutto in ambito plastico.
L’esposizione, curata da Anselmo Villata, promossa dall’I.N.A.C. – Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea in collaborazione con l’Archivio di Stato di Milano, col patrocinio del Ministero Beni e delle Attività Culturali, col contributo di Verso l’Arte Edizioni, presenta settanta opere, tra sculture in bronzo e dipinti recenti dell’artista milanese.


Rachele Bianchi, Senza titolo, 2014, tecnica mista su tela, 50x60 cm
Rachele Bianchi, Senza titolo, 2014, tecnica mista su tela, 50×60 cm

Durante la serata inaugurale, giovedì 5 giugno 2014, alle ore 18.00, sarà collocata in maniera permanente la scultura Personaggio, donata da Rachele Bianchi, in collaborazione con l’I.N.A.C., all’Archivio di Stato di Milano.
Il soggetto è una delle sue donne, in bronzo, capaci di contenere una molteplicità di sentimenti e di concetti, oltre che, naturalmente, il valore estetico della forma e dei volumi. Così Rachele Bianchi concretizza il suo amore per le donne di tutto il mondo e per la sua Milano.
Nel corso della sua vita, Rachele Bianchi ha declinato la sua ricerca artistica esplorando non solo la scultura ma anche la pittura e la ceramica, utilizzando diversi materiali come il bronzo, il marmo, la terracotta. Al centro del suo interesse vi è la figura umana, in particolare quella femminile.
Tra i temi ricorrenti nelle sue opere sono il legame con la spiritualità, le citazioni letterarie e la ricerca esistenziale dell’artista.
Artista eclettica, si è cimentata in vari generi ma lungo il cammino ha prediletto la scultura. In tempi recenti, ha riscoperto il colore e gli effetti luministici; in questo modo, i suoi dipinti rientrano a pieno titolo tra le nuove ricerche internazionali.
Nei suoi lavori si possono ravvisare le trasformazioni volumetriche auspicate da Arturo Martini, gli insegnamenti di Constantin Brancusi, le soluzioni plastiche di Giacomo Manzù.
Come afferma Anselmo Villata, “Rachele Bianchi è autrice e sceneggiatrice del testo della vita, attraverso le sue sculture, interpreti inossidabili della quotidianità. Si può così comprendere che la facilità di lettura delle sue opere è soltanto apparente, perché l’evento scultoreo è un evento esclusivo tra artista e materia che avviene in religiosa intimità, guidato dalla mente e dall’emozione”.
Accompagna la mostra un catalogo Verso l’Arte Edizioni.
Rachele Bianchi, La coppia, bronzo, 1998, h 66 cm
Rachele Bianchi, La coppia, bronzo, 1998, h 66 cm

 
Rachele Bianchi. Note biografiche
Rachele Bianchi è nata a Milano nel 1925. In seguito agli studi classici e la laurea in farmacia, scopre una profonda passione per l’arte. In un primo tempo si mette alla prova con le tempere su carta. Dal 1950 inizia a cimentarsi con il disegno a matita, privilegiando lo studio della linea.
Ben presto prende avvio l’avventura del lavoro in studio e comincia a disegnare nudi femminili.
All’inizio degli anni Cinquanta scopre l’amore per la materia e i volumi. Inizia a plasmare la creta e realizza grandi vasi in ceramica, senza l’uso di tornio, dipinti a gran fuoco. Inoltre in quell’epoca esegue terrecotte colorate, tra cui il tema della natività, molto caro alla scultrice.
Si sposa e diventa madre di due figli. Nonostante gli impegni famigliari, continua a coltivare la sua passione per la scultura; produce opere di grande impegno che espone in numerose mostre, soprattutto personali.
Dal 1996 Rachele Bianchi inaugura una serie di sculture monumentali, alcune delle quali, negli anni a seguire, vengono collocate in spazi pubblici, come, ad esempio, al Parco di Marnate (Varese), al Museo di Portofino, al Comune di Teglio (Sondrio), ad Alessano (Lecce), al Museo di Sondrio. Inoltre, crea quattro portali in bronzo per la chiesa dei Santi Donato e Carpoforo a Renate (Monza) e l’opera “Personaggio” viene posta nella parte antistante della chiesa medesima.
Nel 2009 la scultura “La donna e l’ombra”, in pietra verde (serpentino) è collocata nella parte antistante della Biblioteca comunale di Morbegno (Sondrio).
Il 2010 è un anno particolarmente fecondo per la scultrice nell’ambito della sua attività.
La mostra antologica “Il Teatro della memoria”, a cura di Giovanna Barbero (volume Edizioni Verso l’Arte), promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell’ambito alla XII Settimana della Cultura, è allestita a Palazzo Gamberini, Archivio di Stato a Firenze. Il bassorilievo monumentale, in ceramica policroma, “Il bosco di Castellamonte”, 1960-2010, cm 300×200, è installato in modo permanente in piazza Vittorio Veneto, in occasione dell’anniversario dei 50 anni della esposizione della ceramica di Castellamonte. La mostra antologica delle terrecotte “Il Teatro dell’Anima”, a cura di Vittorio Amedeo Sacco (catalogo Edizioni Stendhal), è inaugurata a Palazzo Botton, sede del Museo della ceramica di Castellamonte.
Ancora una mostra antologica “Rachele Bianchi”, questa volta a cura di Lara Caccia (volume Edizioni Verso l’Arte), è allestita presso le Sale del Museo, alla Biblioteca Nazionale di Cosenza. In questa stessa città, nel centro storico, viene collocata permanentemente la scultura monumentale “La donna di Calabria”.
Nel 2011, tiene una mostra personale di tecniche miste presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, a cura di Myriam Zerbi; inaugura la collocazione permanente della scultura monumentale “L’Unione”, presso la Fiera di Milano Rho. Un’altra scultura monumentale viene collocata in permanenza presso il Teatro Manoel a La Valletta, Malta, città dove tiene in successione tre mostre personali.
Nel 2012, a febbraio l’artista è presente alla Biblioteca “Ezio Vanoni” di Morbegno (SO) con la mostra personale “Donna chi sei?”, con disegni ispirati da poesie inedite di autori contemporanei: gli stessi sono stati esposti, nel mese di marzo, anche alla Fondazione Pavese di Santo Stefano Belbo (CN). Sempre in marzo, il giorno della festa della donna, si è inaugurata la mostra personale “Fragile e forte”, a cura di Maria Grazia Spirito, presso il Museo Internazionale del Design Ceramico e la Biblioteca “Antonia Pozzi” in Villa Frua di Laveno Mombello (VA), che ha viste esposte ceramiche realizzate dall’artista raffiguranti il ruolo della donna in tutto il mondo. A giugno è stata realizzata la mostra “Testimonianza del compimento della bellezza”, a cura di Germano Beringheli, con opere pittoriche e scultoree, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma dove è anche stata collocata in permanenza la grande scultura “Personaggio”; a ottobre è stata realizzata la mostra “Le molte sfaccettature dell’arte di Rachele Bianchi”, ad Atene, Istituto Italiano di Cultura, a cura di Athena Schina ed è stata collocata in permanenza la grande scultura “Grande Simbiosi” presso l’Ambasciata italiana ad Atene. Un’altra grande scultura, “Nobildonna”, è collocata a Palazzo Reale, Biblioteca Nazionale di Napoli, dove si è tenuta anche una mostra personale a cura di Luigi Paolo Finizio.
Nell’ottobre 2013 e nel febbraio 2014 cura la scenografia dello spettacolo teatrale “La Musa di Rachele Bianchi”, rispettivamente al Teatro 89 di Milano e al Teatro Alfieri di Torino. Nei mesi di marzo e aprile 2014 espone le opere a Praga, all’Istituto Italiano di Cultura, nella mostra “Un lungo viaggio attraverso il pensiero” a cura di Rea Michalova.
Sue opere pittoriche si trovano nei seguenti musei: BAL, Musée des Beaux Arts de Liège, Liegi, Belgio; MGA, Modern Greek Art Museum, Rodi, Grecia; MCA, Museum of Contemporay Art, Belgrado, Serbia; STA, State Museum of Art Republic of Kazakhstan, Almaty, Kazakistan; MMMA, Moscow Museum of Modern Art, Mosca, Russia; NMA, National Museum of Fine Arts, Valletta, Malta; NMS, National Museum of Slovenia, Lubiana, Slovenia; Museo Diocesano di Cosenza; Museo Internazionale Mariano d’Arte di Alessano (CO); Museo del Parco di Portofino; Museo della Ceramica di Castellamonte (TO). E collezioni pubbliche: Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia; Teatro Nazionale Manoel, Valletta, Malta; Biblioteca Nazionale Centrale, Roma; Ambasciata d’Italia, Atene, Grecia; Palazzo Reale, Biblioteca Nazionale, Napoli.Rachele Bianchi è stata definita dalla critica una delle più interessanti scultrici nel panorama italiano femminile.

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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa