Aveva 12 anni quando venne sepolta in una grotta, in una zona impervia, nei pressi di un burrone, a una ventina di chilometri da Cracovia, con una testa di fringuello in bocca e un altro volatile accanto alle gote. Chi era quella bambina, che visse ai tempi di Luigi XIV, cioè circa tre secoli fa? La ragazzina con il fringuello in bocca, il cui scheletro venne trovato in una grotta della Polonia lunga 24 metri è stato oggetto di un’investigazione archeologico-diagnostica, condotta da studiosi dell’Università polacca. Le ricerca ha permesso di stabilire – e lo studio è stato pubblicato in questi giorni, in Germania – che la ragazzina non era una polacca ma il suo dna rinvia alle popolazioni finlandesi. Ciò significa che probabilmente era al seguito dell’esercito svedese, composto soprattutto da soldati finnici. Questi ritrovamenti hanno portato i ricercatori a suggerire che questa ragazza potrebbe essere venuta nell’area dei boschi impervi di Cracovia durante la guerra del 1655-1657 e che potrebbe essere morta nella foresta dove si trova la grotta. Gli studiosi hanno anche sottolineato il fatto che il castello di Ojców, che ospitava molti soldati e le loro famiglie, si trova nel circondario della grotta.
Gli eserciti si muovevano, oltre che con alcuni familiari, anche con gruppi di civili, che svolgevano assistenza. di vivandiere e di prostitute. Ma perchè – chiunque fosse questa ragazzina – la sepoltura non avvenne nei pressi del castello? Gli studiosi non hanno trovato, a livello delle ossa, segni di traumi violenti. Il motivo della morte resta un mistero.
“È stato un lavoro investigativo”, ha detto l’archeologa Małgorzata Kot dell’Università di Varsavia, che ha preso parte alla ricerca. Datata in carbonio 14 alla seconda metà del XVII o all’inizio del XVIII secolo, la ragazza viveva in un’epoca in cui le popolazioni più remote della Scandinavia non erano ancora state completamente cristianizzate. Più tardi evangelizzate rispetto alla Svezia, alcune regioni, come la Carelia, hanno visto persistere pratiche precristiane, in particolare in ambito funerario, sottolineano gli studiosi polacchi.
“Le sepolture rupestri sono generalmente assenti dai periodi storici in Europa”, ha scritto il team di ricercatori in un articolo pubblicato il 29 maggio sulla rivista tedesca Praehistorische Zeitschrift (Prehistoric Journal). “Di conseguenza, la scoperta di un’inumazione post-medievale di un bambino sepolto con almeno una testa di uccello posta in bocca nella grotta di Tunel Wielki è un ritrovamento eccezionale”.
I ricercatori tendono a pensare che la bambina sia morta nella foresta e sepolta secondo un rito arcaico che non troverebbe – però altri riscontri, a livello di sepolture, nonostante gli uccelli, per i finlandesim fossero messaggeri celesti.
Non è stata invece esaminata la possibilità che la ragazzina fosse stata oggetto di un arcaico rituale magico – nel Seicento europeo persisteva la credenza nella stregoneria – o che fosse stata oggetto di una violenza sessuale ritualizzata.