[R]enato Carosone, uno dei maggiori protagonisti della musica leggera italiana del XX secolo, ha sempre apprezzato l’arte figurativa.
Raggiunto, negli anni Cinquanta-Sessanta, l’apice del successo nel mondo delle sette note con ’O sarracino, Torero, Tu’ vuo’ fa’ l’americano…, decide di mettere alla prova il suo talento polivalente dedicandosi anche alla pittura.
L’iscrizione del figlio Pino all’Accademia di Brera è l’occasione che fa scattare in Carosone il desiderio di esprimersi attraverso un mezzo nuovo, che lo riempie di stimoli. E’ così che, a partire dal 1968, comincia a dipingere, sempre alla ricerca, analogamente a come era solito fare nelle canzoni, del ritmo, scandito, secondo la sua opinione, dal disegno.
“La pittura e la musica vivono sotto le stesse leggi. Un quadro fatto solo di colori non ha ragione d’essere” affermava.
Renato Carosone, il cantante-pittore che cercava nell’arte il segreto del ritmo
Renato Carosone, uno dei maggiori protagonisti della musica leggera italiana del XX secolo, ha sempre apprezzato l’arte figurativa, e decise di mettere alla prova il suo talento polivalente dedicandosi anche alla pittura...