Restauro dei locali comunali di Spoltore. Scoperto misterioso e profondo vano cilindrico. Gli archeologi cercano di capire. Le ipotesi

"La struttura rinvenuta - argomenta la Soprintendenza - presenta diverse peculiarità e in questa prima fase è prematuro fornire un’interpretazione certa: a circa 50 cm di profondità la struttura presenta una serie di fori quadrangolari posti in orizzontale, mentre il muretto che copre esattamente un raggio del pozzo poggia direttamente sul livello di blocchetti inferiore, e potrebbe quindi essere relativo ad una fase successiva"

di Redazione
Stile arte è un giornale di arte, cultura e archeologia, fondato nel 1995 e diretto da Bernardelli Curuz

Nei giorni scorsi, in occasione dei lavori di recupero funzionale dei locali comunali in Piazza D’Albenzio a Spoltore, autorizzati dalla SABAP Chieti-Pescara con prescrizione di controllo archeologico, è emersa una struttura circolare, apparentemente assimilabile ad un pozzo, ma che non aderisce totalmente alla tipologia di questi manufatti. Lo comunica ora la Soprintendenza ABAP per le province di Chieti e Pescara

“La struttura rinvenuta – argomenta la Soprintendenza – presenta diverse peculiarità e in questa prima fase è prematuro fornire un’interpretazione certa: a circa 50 cm di profondità la struttura presenta una serie di fori quadrangolari posti in orizzontale, mentre il muretto che copre esattamente un raggio del pozzo poggia direttamente sul livello di blocchetti inferiore, e potrebbe quindi essere relativo ad una fase successiva”.
“Il professionista archeologo incaricato sta attualmente lavorando per comprendere il susseguirsi delle fasi della struttura, la sua cronologia assoluta e soprattutto la sua funzione, sotto la direzione della Soprintendenza.
È già previsto un prossimo sopralluogo delle funzionarie competenti per territorio al fine di comprendere la natura del rinvenimento e individuare opportune modalità di tutela del manufatto e del suo contesto in collaborazione con il Comune di Spoltore”.

Tra le ipotesi da indagare la possibilità che il manufatto fosse una calchera, una struttura per la cottura delle pietre calcaree e per la produzione di calce. Alcuni elementi potrebbero far pensare anche a un forno per la cottura della ceramica, ma la cavità sarebbe troppo profondo.

Posizione geografica e territorio
Spoltore è un comune situato nella provincia di Pescara, in Abruzzo, Italia. Con una popolazione di circa 19.043 abitanti, il territorio comunale si estende su circa 37 km², trovandosi a circa 6 km dalla costa nella fascia collinare abruzzese. Il centro storico si erge su una collina a circa 185 metri sul livello del mare, mentre le popolose frazioni di Villa Raspa e Santa Teresa si sviluppano nelle zone pianeggianti della Val Pescara, lambite dal fiume omonimo.

Storia e archeologia a Spoltore
Il territorio di Spoltore vanta una ricca storia che risale alla Preistoria. Numerosi ritrovamenti archeologici, tra cui una tomba a fossa del III millennio a.C. a Santa Teresa, testimoniano la presenza umana praticante il culto dei morti, la pastorizia e l’agricoltura. Tombe del IV-III secolo a.C. scoperte sulla collina di Casaccio attestano la presenza del popolo Vestino, evidenziata anche da una corazza bronzea a tre borchie del IV secolo a.C. conservata nel Museo delle genti d’Abruzzo a Pescara.

Sebbene resti di lapidi, colonne e pavimenti indichino una presunta presenza romana, l’insediamento di Spoltore si è consolidato durante l’età altomedievale, dopo l’insediamento longobardo. Esistono teorie che suggeriscono che il centro storico di Spoltore possa coincidere con l’agglomerato centrale dell’antico municipium romano di Angulum, sebbene la posizione esatta di questa città romana rimanga indefinita.

Medioevo e periodo normanno
Le prime menzioni di Spoltore risalgono al 972, e con l’arrivo dei normanni, il comune divenne parte della contea di Loreto. Successivamente, nel 1496, ottenne il titolo di baronia, concedendo il potere completo a Ferdinando Castriota, noto come Manfredino, e alla sua famiglia per i successivi cinquant’anni. Durante questo periodo, l’impianto urbano assunse le caratteristiche che vediamo oggi.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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