Roberta Rose Cavallari: diario tellurico, emotivo quotidiano su carta da pacco

"L’opera “Avanzi” presentata al Premio Nocivelli fa parte di un ciclo dal titolo “Cumuli”, costituito da opere su carta da pacco di grande formato (100x 150 cm), si tratta di paesaggi costruiti dall’accumulo di disegni e campiture cromatiche su più livelli. È un brainstorming di forme sia figurative che astratte: immagini televisive, di internet, di giornali, raffigurate sinteticamente in chiave metaforica e surreale. La percezione dei fatti del mondo e del quotidiano, la politica, la storia, la memoria del mio vissuto, tutto si mescola nell’opera senza un filo conduttore, i temi, nascono da tensioni irrisolte, da avvenimenti che mi hanno segnata".

a rosaRoberta Rose Cavallari è stata tra i finalisti del premio Nocivelli 2016, con l’opera pubblicata qui sotto, che viene analizzata, di seguito, dall’autrice stessa.


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L’opera “Avanzi” presentata al Premio Nocivelli fa parte di un ciclo dal titolo “Cumuli”, costituito da opere su carta da pacco di grande formato (100x 150 cm), si tratta di
paesaggi costruiti dall’accumulo di disegni e campiture cromatiche su più livelli. È un brainstorming di forme sia figurative che astratte: immagini televisive, di internet, di giornali, raffigurate sinteticamente in chiave metaforica e surreale. La percezione dei fatti del mondo e del quotidiano, la politica, la storia, la memoria del mio vissuto, tutto si mescola nell’opera senza un filo conduttore, i temi, nascono da tensioni irrisolte, da avvenimenti che mi hanno segnata. Partendo sempre dal presupposto che non esiste un concetto di verità assoluta in questo storytelling non esprimo giudizi ma visioni, colgo e rappresento il mondo come un caos polifonico. Nonostante i colori siano chiari e luminosi c’è drammaticità, sagome di figure umane avanzano da sinistra in un paesaggio roccioso mentre a destra a bordo di un barcone. Alla fine di quel turbamento che è la creazione per me al centro dell’opera c’è una sorta di redenzione, che come un “supereroe” riscatta me (e il mondo intero) portando un lieto fine: sono flutti, piante erbacee a guisa di corde, colature di liquido, che sembrano gridare:- “tutto si rigenera all’infinito”.

Ho scelto la carta da pacco perché simula fragilità, si flette e increspa e la sua apparente debolezza introduce anche il concetto di tempo, capace di scolorire e increspare, ma è la stratificazione di tre livelli ciò che crea il “corpus” del lavoro: il primo è costituito dal disegno a penna biro e inchiostro di china per delineare i perimetri, realizzato di getto senza censurare ripensamenti. Il secondo livello è uno strato di campiture cromatiche realizzate con pennarelli giapponesi ad acqua che creano velature immateriali, nessun altro mezzo mi permette di ottenere una tale luminosità e trasparenza. L’ultimo livello, quello più materico, costituito da colore acrilico e collage di carta, definisce forme geometriche, in questo caso architetture, ed evidenzia masse. Quest’opera rappresenta uno scorcio di mondo trabordante di persone e cose, si percepisce che regna il caos e non c’è abbastanza spazio per tutti, ma è un mondo in cui gli avanzi, figure umane in marcia, schiacciate e sospinte, convergono verso un flutto color rosso rhodamine, picco di eccitazione visiva e simbolica salvazione.
Roberta Rose Cavallari
Note biografiche

Roberta Rose Cavallari, (Fe, 1975) studia pittura e fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, si divide tra pittura e performance, incentra la propria ricerca sulla figura della donna utilizzando il proprio corpo come strumento primario dell’azione.
Mostre personali: 2013 Tu non mi comandi, R.C. Boximbau, C. Rosi e B. Ceciliato, Bologna 2007 Drinnen Und Draussen, Alliance Française, Bologna 2006 Berlin, Upcoming Places, Goethe – Institut, Bologna Mostre collettive 2015 Prima Pagina Art Prize, Valerio Dehò, Arte Fiera, Bologna 2014 Arte Libro, Sergio Risaliti, Palazzo Renzo, Bologna Trasparenze, Senape Vivaio Urbano, C. Rosi , B. Ceciliato, Bologna 2013 KAIROS, R. Quattrone, M. Pistoletto (galleria +) Oltredimore, Bologna 2012 Season Opening, Galerie Proarta, L. Malmberg, Zurigo Vis a Vis, Centro Cultural Borges, M. Scaringella, Buenos Aires 2011 54° Biennale di Venezia, Padiglione Italia, V.Sgarbi, Venezia Biennale di Venezia, Padiglione Italia, V. Sgarbi, Palazzo delle Esposizioni, Torino Relazioni interpersonali, Tenuta dello Scompiglio, A.Moya Garcia, Lucca 2010 Season Opening, Galerie Proarta, L. Malmberg, Zurigo Is It ordinary? Fondazione Durini, A. Riva, Milano 2009 A Hole Can Make a Difference, Palazzo Zenobio degli Armeni, C. Maretti, Venezia 2008 Visuale, Sguardo fotografico, Museo Civico Ludovico Ariosto, Yoruba, Ferrara 2007 Premio Celeste, I. S. A., G. Marziani, M. Brunelli, I. Quaroni, P. Nicita, Roma
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