Scavano nei bagni del forte romano. Archeologa trova un grosso anello con il sigillo di Marte. La storia del luogo

Il forte fu sede operativa di truppe ausiliarie romane tra il 112 al 400 circa. All'interno furono erette, in pietra, secondo la diffusa pianta elaborata a Roma per garantire la massima funzionalità degli insediamenti militari, i principia (quartier generale), gli horrea (granai) e gli alloggi dei soldati; cosa insolita per un forte destinato alle truppe ausiliarie, a Banna fu eretta anche una basilica exercitatoria (palestra), come previsto per gli addestramenti invernali.[

Questo fantastico anello romano con intaglio (che potrebbe rappresentare il dio Marte) è stato scoperto il primo giorno di apertura di una trincea, durante gli scavi archeologici in corso nei mesi di giugno-luglio 2023, presso il Forte romano di Birdoswald, accanto al Vallo di Adriano, in Gran Bretagna. Il ritrovamento è stato compiuto da Katie della PCA Durham , un’impresa britannica che si occupa di scavi archeologici preventivi.

Lo scavo è avvenuto a Est del forte, nella zona dei bagni, e a nord della cittadella militare romana e del Vallo di Adriano, contrassegnata da un insediamento artigianale romano ad alta produttività e da alcune abitazioni

Il nome originario del forte era Banna. Fu edificato in cima ad un alto sperone triangolare, che risultava protetto, naturalmente, da scarpate a sud e a est. Dal castrum si dominava un ampio meandro del fiume Irthing, in Cumbria.

Il forte fu sede operativa di truppe ausiliarie romane tra il 112 al 400 circa. All’interno furono erette, in pietra, secondo la diffusa pianta elaborata a Roma per garantire la massima funzionalità degli insediamenti militari, i principia (quartier generale), gli horrea (granai) e gli alloggi dei soldati; cosa insolita per un forte destinato alle truppe ausiliarie, a Banna fu eretta anche una basilica exercitatoria (palestra), come previsto per gli addestramenti invernali.[

Le iscrizioni ritrovate sul posto hanno permesso di identificare la guarnigione del forte con la cohors I Aelia Dacorum, – che si fermò qui tra il 205 circa e il 282 circa –  in epoca severiana era presente probabilmente anche la cohors I Thracum. La Cohors Primae Aelia Dacorvm (nome latino per “1a Coorte Eliana dei Daci”) era un reggimento di fanteria del corpo Auxilia dell’esercito imperiale romano . Fu innalzato per la prima volta dall’imperatore romano Adriano (r. 117–38 d.C.) nella provincia romana della Dacia – attuale Romania – non più tardi del 125 d.C. e la sua ultima registrazione sopravvissuta risale al c. 400. È stato schierato, praticamente per tutta la sua storia, nei forti sul Vallo di Adriano, alla frontiera settentrionale della provincia di Britannia.

la Cohors VI Thracum quingenaria equitata (“6a coorte di Traci a cavallo parziale “) era un reggimento ausiliario romano contenente contingenti di cavalleria.I Traci erano un popolo, poi romanizzato, che risiedeva principalmente tra Bulgaria, Romania e Grecia settentrionale , ma anche nell’Anatolia nord-occidentale (Asia Minore) in Turchia .

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Maurizio Bernardelli Curuz
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