I lavori della ricerca archeologica sistematica 2021, appena conclusi nella parte degli scavi, a Kiliomodi, Corinto, si sono concentrati sulle terme fondate dagli antichi Romani, nell’ambito del programma di ricerca “Ancient Tenea”, sotto la direzione dell’archeologo Dr. Elenas Korka e con il coordinamento della Direzione delle Antichità Preistoriche e Classiche del Ministero della Cultura e dello Sport della Grecia.
Lo scopo della ricerca di quest’anno era completare lo scavo delle singole aree del bagno romano (Foto 1), scavato nel 2019 e 2020, e dall’altro indagare il possibile ampliamento dei locali commerciali individuati per la prima volta nel 2020.
In particolare, dietro l’arco del calidarium occidentale, sono state scoperte le terme vespasiane. Venivano qui utilizzati un pavimento sopraelevato in lastre di laterizio e tubi in muratura rivestiti con lastre di laterizio e coppi, che servivano per il drenaggio dei liquami. provenienti dalle latrine. Nella zona sono stati rinvenuti un colonnato in marmo e, tra gli oggetti, otto monete, di cui una databile alla fine del II secolo d. C. o all’inizio del III sec. e le altre databili tra la fine del IV sec. d.C. e l’inizio del V sec. dC, oltre a reperti, sempre d’epoca romana, come un anello in bronzo, una forchetta in pietra, lucerne e un colonnato in marmo.
Successivamente, a nord degli ambienti caldi, sono stati scavati il terzo prefurnium delle terme – luogo di servizio in cui si alimentava un forno per il riscaldamento degli ambienti e delle acque – e gli spazi che servivano al deposito della legna per il suo funzionamento. All’interno di queste sezioni, tra altri reperti di epoca romana, sono stati rinvenuti elementi architettonici caduti del periodo arcaico, un cofanetto e una simi dipinta con decorazione a plinto (Fig. 2, qui sotto), elementi che probabilmente provengono da un edificio dello stesso periodo cronologico, che è probabile che si trovi in prossimità del monumento e di cui sono state individuate importanti componenti architettoniche in precedenti periodi di scavo.
Con il completamento dei lavori di scavo nei tratti sopra indicati, si è concluso lo scavo del corpo principale della vasca. Il monumento di una superficie complessiva di circa 800 mq. comprende tre ambienti caldi (calidaria) con estremità ad arco, che hanno all’interno piccole vasche (alvei), riscaldamento a pavimento e a parete e tre praefurnia, due bagni caldi e freddi di cui uno è costituito dalla piscina con acqua fredda, spogliatoi e lavapiedi, vespasiano-latrina, vasca di filtrazione dell’acqua a tre vie, vasca di raccolta dell’acqua piovana, torre dell’acqua e aree di stoccaggio del legname. Le terme pubbliche di Tenea sembrano essere state fondate poco prima della metà del II sec. d.C. e poi seguirono due nuove fasi costruttive, una del IV sec. d.C. e uno nel V sec. d.C.
Ad est della vasca è proseguita l’esplorazione delle aree di attività commerciale attigue ai bagni con l’apertura di nuove sezioni. Si è scoperto che si estendevano sia a nord che a sud, creando isole di edifici delimitate da strade e vicoli. Nello specifico sono stati individuati, durante gli scavi del 2021, sei nuovi locali in fila, sull’asse SO-NE, che sembrano essere parte di una sorta di locanda.
All’interno sono stati rinvenuti oggetti di attività commerciale (ceramica di epoca romana di vasi utili, vasellame in vetro e ceramica di cosmetologia, spille, lucerne, ecc.) (foto.3), fosse di stoccaggio dei prodotti e 179 monete risalenti alla fine del II sec. C.
fino alla metà del VI sec. d. C. (Fig. 5)
La continuazione dello scavo nella sala, dove nel 2020 è stato trovato il tesoro di 30 monete d’oro degli imperatori Markianos, Giustino I e Giustiniano, ha prodotto il ritrovamento di più di 120 nuove monete, portando il numero totale di monete a 202. Ciò indica l’intensa attività economica che si svolgeva nell’area specifica. Nella stessa sala, a una profondità inferiore, è stato svelato un precedente edificio di età tardo ellenistica, con direzione B/N. L’edificio sembra estendersi oltre i confini dell’area scavata e sarà oggetto di ulteriori indagini nel prossimo periodo di scavo. Inoltre, più a nord e più a sud delle suddette aree commerciali, sono stati scavati due nuovi edifici, simili per tipologia e sullo stesso asse, che indicano l’espansione della città in entrambe le direzioni. Nei ritrovamenti dei siti specifici spicca una pietra sigillo in corniola dove è raffigurato un busto di giovane uomo (Foto.4).
Infine, a nord del bagno, sono stati scoperti tre pozzi di forni da calce con le relative prese di alimentazione. All’interno e all’esterno sono stati trovati mucchi di cunei di arenaria. Le ceramiche nello strato di fornace risalgono principalmente all’epoca romana, ma ciò non consente di stabilire con certezza l’esatta datazione delle strutture a causa degli scavi.