Ritorno al passato allo scavo di Rue des Glacières a Strasburgo dove. sotto un riempimento del XV secolo, è stata scoperta e portata alla luce, da Archéologie Alsace, una chiesa del 13° secolo. “Una scoperta eccezionale, inaspettata e gioiosa – commentano gli archeologi francesi -. Gli elementi portati alla luce corrispondono al coro dell’edificio e all’estremità sud-orientale della navata”. Davanti all’altare, gli archeologi hanno scoperto un pavimento eccezionale realizzato in terracotta – decorato con l’immagine di tre rose – e piastrelle d’alta epoca, tra le quali alcune con decorazioni graffite.
“Quattro tombe – proseguono gli archeologi – sottolineano ancora una volta il carattere religioso dell’edificio. Una di esse era coperta da una lastra di arenaria rosa, priva di iscrizioni e posta su una gabbia di mattoni. La datazione al radiocarbonio di queste inumazioni consentirà la conferma del periodo di occupazione dell’edificio”.
Si ritiene fondatamente che questa sia la chiesa dedicata a Sant’Elisabetta, la cui esistenza era conosciuta solo attraverso i testi storici, ma della quale si ignorava l’ubicazione.
Faceva parte del convento fondato nel 1224 dai domenicani, fuori dalle mura cittadine, vicino alla porta Sainte-Elisabeth (alla fine dell’odierna via Sainte-Elisabeth). Diventato convento femminile verso il 1250, fu distrutto nel 1394 perché considerato troppo vicino alle fortificazioni e possibile rifugio degli assedianti in caso di un attacco nemico.