Oggi, Lunedì 4 Aprile, iniziano gli interventi di scavo archeologico all’interno della grotta Sant’Angelo di Lizzano; interventi attuati dall’Università agli studi di Ferrara (proff. Marco Peresani e Davide Delpiano), con l’autorizzazione del Ministero (Soprintendenza di Taranto) e la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, del Museo Civico di Lizzano, dell’Associazione Amici dei Musei – Greci e Messapi e della Protezione Civile “Delfini Jonici”.
Lizzano è un comune italiano di 9.567 abitanti della provincia di Taranto in Puglia. È situata a oriente del capoluogo da cui dista 25 km circa.
“Grotta S. Angelo costituisce uno dei siti archeologici più interessanti del territorio di Lizzano. – dice lo studioso Paride Tarentini – Posta sulle alture a nord del paese, tale cavità naturale, vasta e profonda, si protende verso il Canale dei Cupi, antico alveo alluvionale ricco di cavità naturali utilizzate fin da epoche remotissime.
La grotta conserva, al suo interno, alcuni affreschi sacri, tra cui la tipica immagine della Vergine con in grembo il Bambino riscontrabile in tante cripte pugliesi del Medioevo.
“Gli attuali scavi tenderanno a concentrarsi all’interno della cavità, per un corretto approccio scientifico alle prime fasi insediative del sito che, in base a dati di superficie, sembrano risalire ad epoca neolitica o, addirittura, paleolitica. -. prosegue il professor Tarentini – Epoche, queste, ben rappresentate nelle sale del Museo Civico di Lizzano, ove occupano uno spazio rilevante nel percorso espositivo che, dalle ere geologiche, attraverso la preistoria ed il mondo magnogreco, conduce alla nostra società contadina ed a confronti con alte espressione artistiche della cultura africana, riccamente documentata nelle sale finali”.