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Scavi per la ghiaia. Scoperta necropoli romana e tomba di un bambino di 5 anni con corredo per l’igiene personale


Nel distretto di Viersen, precisamente a Tönisvorst-Vorst, in Germania è stato trovato una necropoli romana risalente al periodo compreso tra il I e il III secolo. Questo sito, esaminato prima che si avviasse un’attività di cava per l’estrazione della ghiaia, ha rivelato un totale di 114 tombe a incinerazione, di cui 94 possono essere datate con certezza all’epoca romana. Oltre a queste, sono state scoperte sei sepolture più antiche risalenti all’età del Ferro e 14 tombe non datate.

J. Vogel/LVR-LandesMuseum Bonn

Le tombe a cremazione romane erano per lo più delimitate da fossati rettangolari, che indicavano i confini delle antiche sepolture. Questi recinti, allineati uniformemente, presentavano ingressi sotto forma di ponti di terra che costituivano una breccia nel fossato.

Una delle tombe a cremazione, la tomba numero 242, risalente alla prima metà del III secolo, era particolarmente interessante per le sue ricche decorazioni. All’interno della fossa funeraria sono stati rinvenuti numerosi vasi, principalmente in ceramica. Tra di essi c’erano una ciotola di terra sigillata, sette ciotole simili, una scodella, un mortaio piccolo, una brocca piccola e una grande. Mentre i vasi in ceramica venivano utilizzati per preparare e consumare cibi e bevande, il vaso in vetro aveva una funzione igienica. Questo vaso, chiamato aryballos, era utilizzato per conservare l’olio e veniva portato con sé durante il bagno.

La cremazione all’interno della tomba 242 era stata posta in un angolo della fossa sepolcrale quadrata. Sorprendentemente, l’analisi dei resti umani ha rivelato che si trattava delle spoglie di un bambino morto all’età di quattro o cinque anni. I familiari avevano equipaggiato abbondantemente la tomba con oggetti funerari, che erano solitamente più comuni tra gli adulti.

L’intero cimitero presentava corredi costituiti principalmente da vasi in ceramica, con pochi oggetti in vetro. Gli oggetti metallici erano altrettanto rari, con soltanto due monete rinvenute. Tra gli oggetti funerari degno di nota, vi erano due asce e un paio di forbici. Queste ultime erano probabilmente utilizzate per la tosatura delle pecore o per la lavorazione dei tessuti.

A soli tre chilometri e mezzo a nord si trova un altro sito di sepoltura chiamato “An Hinkes Weißhof”, scoperto a Tönisvorst-Vorst nel 1984.