Scavi per un condominio. Trovano denti. Poi sepoltura femminile e splendido collare antico con monete romane

L'archeologo si stava appresentando a chiudere il cantiere di controllo preventivo, quando la sua attenzione è stata all'improvviso richiamata dalla presenza di una macchia più scura, sul terreno. Ha intaccato lo strato superficiale. Due denti. Poi, poco sotto hanno iniziato a brillare medaglie o monete.

L’archeologo si stava appresentando a chiudere il cantiere di controllo preventivo, quando la sua attenzione è stata all’improvviso richiamata dalla presenza di una macchia più scura, sul terreno. Ha intaccato lo strato superficiale. Due denti. Poi, poco sotto hanno iniziato a brillare medaglie o monete.

 

All’improvviso, dal terreno, un elemento d’oro. Foto MOLA.

Così i lavori di ispezione prima della realizzazione di un condominio, hanno permesso di portare alla luce una straordinaria sepoltura femminile del VII secolo d.C. e una splendida collana realizzata con l’armonizzazione di materiali di oreficeria – come granati e pietre semi-preziose – e di monete-medaglie romane d’oro. Trenta pezzi per comporre un collare elegante e imponente.

Il gioiello era sepolto con una donna di alto rango, morta tra il 630 d.C. e il 670 d.C. – la datazione è avvenuta con il radiocarbonio – ed è stato trovato dai ricercatori del Museum of London Archaeology. La donna era stata sepolta con la collana, con una grossa croce d’argento, due vasi decorati e un piatto di rame poco profondo. La notizia del ritrovamento, tenuta segreta per qualche mese, è stata comunicata ufficialmente nelle ore scorse, dopo numerose verifiche sui materiali.

Una principessa? Una badessa? E’ difficile poter stabilire con esattezza il ruolo svolto dalla donna del collare, anche se risulta evidente che occupava i gradini più alti della scala sociale dell’epoca. Né, lì vicino, è stata trovata qualche costruzione. Perché una sepoltura isolata?

 

La ricostruzione grafica della tomba, come doveva presentarsi nel momento della sepoltura della donna. MOLA/Hugh Gatt

Gli archeologi hanno prelevato blocchi di terreno, uno dei quali ha rilevato – ai raggi X – la presenza di una croce d’argento astile, caratterizzata dalla presenza di volti con occhi resi vibranti da pietre dure azzurre.

La croce rilevata nel blocco di terreno grazie ai raggi X – Foto MOLA
Uno dei volti presenti sulla croce. Foto MOLA

 

 

Condividi l'articolo su:
Maurizio Bernardelli Curuz
Maurizio Bernardelli Curuz