Il mastio di un castello – cioè la parte signorile dell’edificio difensivo, che era occupata dal feudatario – è venuta alla luce durante scavi archeologici avvenuti tra i boschi a ridosso di Preturo, una frazione dell’Aquila, situata alle pendici del monte La Torretta, a circa 8 km di distanza dal capoluogo comunale. Preturo era sorta in una posizione difensiva per porre in sicuro gli abitanti della zona dalle incursioni violente dei barbari. Il castello si sviluppò così nell’alto Medioevo in seguito alla decadenza dell’antica città sabina di Amiternum, i cui resti archeologici sono situati a poca distanza dall’abitato.
“Si capisce bene da dove siamo partiti e dove siamo arrivati finora grazie ad Alfonso Forgione, ai collaboratori e agli studenti universitari. scrive la ricercatrice Valentina Di Nardo, che propone alcune significative immagini del prima e del dopo, parlando del notevole sforzo compiuto dagli archeologi in questi mesi,