Scoperti gioielli e tombe di genti ricchissime di 2000 anni fa. Comunicavano con i Romani. Un popolo senza nome e senza storia

Altri manufatti includono una fibula di stile romano, perle di varie dimensioni, una brocca, una scarpa, una fibbia di cintura, e una punta di freccia per la caccia agli uccelli. Questi oggetti non solo attestano l'abilità tecnica degli artigiani di Kangju, ma suggeriscono anche la vasta rete commerciale di cui lo stato faceva parte, intrattenendo relazioni con Roma, la Cina e l'Impero Kushan a sud.

di redazione
Stile arte è un quotidiano di arte e archeologia, fondato nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz

Nel cuore del Kazakistan meridionale, un team di archeologi dell’Università Ozbekali Zhanibekov e dell’Amministrazione regionale del Turkistan ha fatto una scoperta eccezionale. Scavando tre tumuli funerari risalenti a 2.000 anni fa, i ricercatori hanno portato alla luce un tesoro di manufatti antichi che offrono una preziosa testimonianza della civiltà che un tempo fioriva lungo la Grande Via della Seta.

Turkistan, la regione del ritrovamento, si trova nel sud del Kazakistan, una vasta area di steppe e montagne che un tempo era un crocevia di culture e commerci. Storicamente, il Turkistan era una parte vitale del mondo antico, collegando l’Europa e l’Asia attraverso le rotte commerciali della Via della Seta. Questa regione non solo serviva come passaggio per mercanti e viaggiatori, ma era anche una fiorente culla di civiltà.

Gli scavi hanno rivelato che due dei tre tumuli erano stati saccheggiati in tempi antichi, ma il terzo ha offerto un ricco assortimento di manufatti ben conservati. Aleksandr Podushkin dell’Università Ozbekali Zhanibekov ha dichiarato che i reperti risalgono al periodo dello stato di Kangju. Questo stato era composto da vari gruppi etnici, tra cui Sarmati, Xiongnu e Saki, che prosperavano lungo la Grande Via della Seta tra il V secolo a.C. e il IV secolo d.C.

Tra gli oggetti recuperati spiccano due orecchini d’oro a forma di mezzaluna, datati al I secolo a.C., intricati con gioielli e decorati con grappoli d’uva. Questi orecchini riflettono l’abilità artigianale e il gusto estetico della cultura Kangju. Un altro reperto significativo è un grande specchio circolare in bronzo, simile a quelli prodotti in Cina durante la dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.), indicando contatti culturali e commerciali tra Kangju e la Cina.

Altri manufatti includono una fibula di stile romano, perle di varie dimensioni, una brocca, una scarpa, una fibbia di cintura, e una punta di freccia per la caccia agli uccelli. Questi oggetti non solo attestano l’abilità tecnica degli artigiani di Kangju, ma suggeriscono anche la vasta rete commerciale di cui lo stato faceva parte, intrattenendo relazioni con Roma, la Cina e l’Impero Kushan a sud.

I manufatti scoperti saranno esposti al Museo Nazionale della Repubblica del Kazakistan, dove offriranno al pubblico uno sguardo affascinante su una civiltà antica e le sue interazioni con altre culture del mondo antico.

Per ulteriori approfondimenti sui ritrovamenti archeologici nel Kazakistan, è possibile consultare l’articolo “Iron Age Teens” che discute di un tumulo sepolcrale di 2.700 anni fa trovato nel Kazakistan orientale.

Questa scoperta non solo arricchisce la nostra conoscenza storica del Turkistan e delle civiltà che vi prosperavano, ma ci ricorda anche l’importanza del patrimonio culturale e della sua preservazione per le future generazioni.

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Maurizio Bernardelli Curuz
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