Scoperto complesso acquedotto romano e un cenotafio con giochi d’acqua. Il misterioso personaggio

Una necropoli, lungo la strada, come usavano gli antichi Romani, è stata scoperta dagli archeologi che hanno fatto uso di nuove tecnologie di rilevamento.

Tra le tombe più particolari, un cenotafio, cioè un monumento funebre – in questo caso elegante e complesso – che non accoglie i resti del defunto, ma ne celebra la figura. I cenotafi erano realizzati per gente originaria del luogo, ma morta lontano dal paese o dalla città in cui erano amati o che avevano eletto, per motivi diversi, località dell’anima. Erano ufficiali dell’esercito, uomini d’affari, politici, pubblici amministratori chiamati dall’Impero a qualche carica cruciale, in un luogo distante da quello delle origini.

Chi era, quell’uomo? Una risposta potrebbe venire dai prossimi scavi.

La città che salava il pesce

Queste vestigia sono state trovate non lontano da Gibilterra, nella provincia della città di Cadice, presso la città romana di Mellaria, legata, un tempo, sotto il profilo economico all’industria della salatura del pesce. Fu città natale dello scrittore latino Turiano Gracile, un autore di cui si conosce pochissimo. Che possa essere lui il “forte” foscoliano evocato dal cenotafio?

Dal 2022, sono stati effettuati tre scavi e rilevati 25 ettari con metodi geofisici. Nel primo scavo del 2022, è stata scoperta una fontana monumentale. Le successive campagne di scavo si sono concentrate su due settori principali della città. Nel 2023, dopo la scoperta di un bacino, gli scavi si sono spostati ai piedi del Cerro de Masatrigo, con l’intento di localizzare l’edificio dell’acquedotto.

Condotti, vasche, bacini e fontane

Gli scavi hanno portato alla luce il castellum divisorium, un edificio rimaneggiato per ospitare due vasche di decantazione delle acque e almeno un’altra fontana. Questo era il sito terminale dell’acquedotto, il luogo di decantazione, depurazione e distribuzione dell’acqua tramite tubazioni di piombo che raggiungevano le fontane pubbliche della città.

“Mellaria può vantare il ciclo dell’acqua più completo documentato nella provincia di Córdoba e uno dei più completi in Bética e Hispania. – dicono gli archeologi – Sono stati identificati i luoghi di raccolta, il percorso dei canali principali e secondari, i pozzi di scarico e pulizia, il luogo di ricezione dell’acqua in città e il suo utilizzo nelle fontane pubbliche, di cui almeno una è stata ritrovata al suo posto e altre tre documentate fuori contesto”.

Una necropoli accanto alla via romana

Nel 2024, gli scavi hanno riguardato un edificio situato all’estremità orientale della periferia della città, vicino all’autostrada N-432, a più di 700 metri dal precedente. Rilievi aerei e geofisici hanno rivelato circa 1160 metri del tracciato della Via Corduba-Emerita, che passa per Mellaria. Questo percorso, entrando da ovest da Córdoba e uscendo verso est in direzione Medellín, ospitava monumenti funerari fuori dalle mura cittadine, come era consuetudine nelle città romane.

Nella necropoli orientale di Mellaria, sono stati documentati almeno 450 metri di strada fiancheggiata da monumenti e altri edifici.

Cenotafio, acque e piante per ricordare

Lo scavo di quasi metà di questo edificio si è concluso il 31 luglio e sono previste ulteriori campagne per il suo recupero completo. L’elemento più interessante e distintivo di questo sito funerario è un cenotafio onorario dedicato a un personaggio famoso che non morì né fu sepolto in città.

Frammenti della sua statua in marmo e due inginocchiatoi (klinai) sono stati trovati accanto alla base dell’edicola, insieme a strutture idrauliche che simbolicamente donavano, attraverso l’acqua, vita e ricchezza ai visitatori che celebravano la sua memoria.

Questo recinto, di quasi 30×30 metri, è chiaramente legato agli usi funerari mediterranei classici, con banchetti rettangolari documentati accanto al monumento onorifico.

Il cortile conteneva tombe con corredi funerari e alcune tombe vuote, forse destinate a ospitare vegetazione. Tuttavia, il nome del destinatario di questo monumento celebrativo rimane sconosciuto, poiché non è stata trovata alcuna iscrizione. Si spera che le future campagne di scavo possano risolvere questo enigma.

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Redazione
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Stile Arte è una pubblicazione che si occupa di arte e di archeologia, con cronache approfondite o studi autonomi. E' stata fondata nel 1995 da Maurizio Bernardelli Curuz, prima come pubblicazione cartacea, poi, dal 2012, come portale on line. E' registrata al Tribunale di Brescia, secondo la legge italiana sulla stampa